Costruire il domani

“Strati della cultura” per generare visioni di futuro

I centri culturali e i circoli sociali come luoghi in grado di produrre visioni di futuro, ripensare socialità e programmazione culturale, attraversando le crisi del nostro tempo. È questo il tema cruciale attorno al quale si interroga “Strati della Cultura”, l’evento nazionale di Arci che si svolgerà a Modena dal 14 al 16 novembre

di Daria Capitani

Di fronte alla crisi dei sistemi urbani, è difficile individuare ricette efficaci. E se l’ingrediente fosse già qui, nel ruolo generativo dei centri culturali e dei circoli? Si interroga e offre spunti di riflessione attorno a questo tema (cruciale) “Strati della Cultura”, l’evento nazionale che Arci organizza ogni anno dal 2007 per confrontare le proprie proposte sulla promozione culturale con il mondo delle istituzioni, della politica e della cultura.

A Modena, dal 14 al 16 novembre, tre giornate per dare sostanza all’esigenza di individuare nuovi percorsi per costruire città, pensiero e modi di abitare, in una contemporaneità costellata di presenze ingombranti: crisi climatica overtourism, gentrificazione. «Le città sono sempre più sistemi che ripudiano le differenze e accolgono i bisogni di chi può comprare, chi può consumare, anche per accedere alla cultura», spiegano da Arci nazionale. «Gli spazi sociali e culturali operano per costruire oasi nella desertificazione costruita da anni di politiche neoliberiste, che hanno condotto anche la cultura ad assuefarsi a un ruolo pressoché decorativo».

Qui entra in gioco il ruolo dei centri culturali, «in grado di produrre visioni di futuro, ripensare socialità e programmazione culturale, attraversando le crisi del nostro tempo. Sono spazi generativi che cercano di produrre risposte sociali sui territori. Rappresentano una moltitudine, una scena indipendente articolata in tutto il paese che non ha ancora ricevuto risposte adeguate dalla politica in termini di sostegni e riconoscimenti».

Crisi climatiche, violenza di genere, omologazione culturale e capitalismo digitale sono alcuni dei temi che verranno affrontati durante l’evento, per ridefinire come, attraverso l’attivismo culturale e il pensiero critico, i centri culturali possano generare visioni di futuri diversi per le città e i territori in cui si trovano. Ogni giornata si focalizzerà su temi diversi: la sostenibilità ecologica, gli eventi culturali e il greenwashing, la presentazione del rapporto “Essere Moltitudine” realizzato in collaborazione con cheFare, l’impatto dell’intelligenza artificiale sul pensiero culturale, un ampio focus riguarderà i presidi culturali come luoghi attraversabili e di cura per i territori.

Tra gli altri, interverranno Massimo Mezzetti, sindaco di Modena, Emily Marion Clancy, vicesindaca di Bologna, Bertram Niessen, direttore di cheFare, Diletta Huyskes, autrice e ricercatrice, diversi musicisti tra cui Max Collini, Ginevra Di Marco, Francesco Magnelli e Alberto Bebo Guidetti, oltre a Luciana Castellina, presidente onoraria di Arci e Walter Massa, presidente nazionale di Arci.

Sempre a Modena, dal 14 al 17 novembre, al cinema Astra, si terrà anche il ViaEmili@DocFest, rassegna cinematografica che mette al centro il contemporaneo, la necessità di porsi domande e la capacità del cinema del reale di mostrarci chi siamo, invitandoci a prendere parte, a non restare passivi.  

“Strati della Cultura” è un progetto promosso da Arci nazionale con il sostegno di Regione Emilia Romagna, Fondazione Modena e di Hera comm, in collaborazione con Arci Modena, Arci Emilia Romagna e Ucca Aps.

Il programma

Giovedì 14

  • Cinema Astra – Sala Smeraldo, dalle 16, “Spazi che generano visioni” con interventi di Daniele Francesconi, direttore Festivalfilosofia di Modena, Luciana Castellina, presidente onoraria Arci e Walter Massa, presidente nazionale Arci. Alle 17,30, “Visioni ecologiche. Oltre il greenwashing”, moderato da Sandra Gasbarri di Arci Viterbo, con la presidente di A Sud Laura Greco, il giornalista Andrea Turco, Filippo Sestito di Arci Crotone. Alle 19, aperitivo inaugurale Modena Viaemili@docfest. Alle 21, proiezione de “L’ultima isola” di Davide Lomma
  • Circolo Vibra – Alle 22, Radioliberamente djset e Leatherette live nell’ambito di Suner, progetto di Arci Emilia Romagna.

Venerdì 15

  • Laboratorio Aperto – Alle 9,30, “Essere Moltitudine. Il ruolo degli spazi culturali per lo spettacolo dal vivo”, a partire dall’autoinchiesta realizzata da Arci con cheFare. Interventi di Bertram Niessen (cheFare), Magda Siti (Drama Teatro), i musicisti Ginevra di Marco e Francesco Magnelli, Alberto Bebo Guidetti, Max Collini e Francesca Bono. Modera Marco Trulli, Responsabile Cultura e Giovani Arci nazionale. Alle 11,30, “L’impatto dell’intelligenza artificiale generativa sul pensiero culturale”, con Andrea Bortolamasi, assessore alle Industrie culturali e creative del Comune di Modena, Fabrizio Festa, compositore e ricercatore, docente del Conservatorio di Matera, Diletta Huyskes, autrice, ricercatrice e co-ceo di Immanence, Fabrizio Pedroni, area Digital education and training della Fondazione Scuola Beni e attività culturali gruppo di ricerca Ippolita. Modera Davide Giove, Arci Puglia. Alle 15, gruppi di lavoro e workshop al Laboratorio Aperto e al Drama Teatro coordinati da Alessandra Vacca, Ufficio Comunicazione Arci nazionale.
  • Teatro Drama – Alle 19, reading “Qualcuno con cui parlare” di e con Alberto Bebo Guidetti.
  • Circolo Vibra – Alle 22, concerto Mundial live nell’ambito di Mundial_ITA – Tour in Circolo 2024, progetto di Arci Puglia con il sostegno PerchiCrea di Siae e djset Peps1 & Bruttoforte + dj Pylone.

Sabato 16

  • Circolo Arci Lo spazio nuovo – Alle 9,30, presentazione del progetto europeo Aka (Awareness, Knowledge, Action) e del booklet “Metodologie per promuovere l’azione sociale e l’impegno democratico”, a cura di Arci Ravenna. Alle 10, “Abitare i margini del giorno: spazi e culture della notte” con proiezione di un estratto di “Roma est di notte” di Giuseppe Donatiello e Cecilia Vecchio. Interventi di Eleonora Diamanti, John Cabot University, Massimo Mezzetti, Sindaco di Modena, Emily Marion Clancy, vicesindaca di Bologna, Anna Ferri e Francesca Santucci, progetto Fuori Binario Arci Emilia Romagna e Daniela Lebano Arci Roma. Modera Celeste Grossi, responsabile Politiche di Genere di Arci nazionale.
  • Circolo Vibra – Alle 22, Prim + dj Reks.

Durante i lavori di “Strati della Cultura”, si terrà anche “miniStrati della Cultura”, un programma di laboratori di arti performative per bambini e ragazzi dai 3 ai 12 anni, a cura di Tilt associazione giovanile aps, DramaTeatro e Arci Modena.

Foto dall’edizione 2023 di “Strati della Cultura” (Arci nazionale)

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