Cultura

Pensioni. Sindacati a Parlamento: “corregete delega”

Audizione di Cgil, Cisl e Uil oggi alla commissione Lavoro della Camera dei deputati:"Ripristinate condizioni minime di euqità"

di Ettore Colombo

Cgil-Cisl-Uil ritengono necessario che la delega venga corretta al fine di ripristinare le condizioni minime di equità e per consentire una stesura rapida ed efficace dei decreti applicativi”. I sindacati si sono presentati in audizione alla Commissione lavoro della Camera ribadendo la richiesta di modifiche alla riforma previdenziale. È un documento ‘tecnico’ in 9 punti quello che le confederazioni hanno illustrando ai deputati. Una “decisione sbagliata” è il refrain ricorrente. Sull’innalzamento dell’età per il pensionamento di anzianità, sulla pensione unica di vecchiaia con il metodo contributivo, sulla riduzione delle finestre come per l’eccezione prevista per l’accesso al pensionamento anticipato per le donne. I sindacati lamentano come la delega “non prevede alcun intervento di riequilibrio dei contributi, venendo meno all’impegno preso dal governo nel corso del confronto di innalzare l’aliquota contributiva del lavoro autonomo”. Ma si soffermano anche sul “ingiustificate contraddizioni” in tema di armonizzazione delle regole e chiedono l’abolizione della verifica prevista per il 2005 dalla Dini. Lo spazio più ampio del documento (tre pagine in tutto) è dedicato però alla previdenza complementare. Un capitolo che, a giudizio delle confederazioni, deve essere corretto ripristinando in sostanza il testo originario presentato dal governo in Senato. I tre segretari confederali con delega sulle pensioni (Morena Piccinini della Cgil, Pier Paolo Baretta della Cisl e Adriano Mussi della Uil) “ribadiscono che deve essere prevista una destinazione prioritaria del Tfr alle forme negoziali. Lamentando come anche dal lato dell’informazione la delega lascia “spazi di discrezionalità” troppo ampi ai decreti attuativi.


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