Economia
Coop sociale: Ancos-Unci, seminario su etica ed economia
Presentate nel corso dellappuntamento le nuove iniziative dellassociazione
?La cooperazione sociale tra etica ed economia” è stato il tema del seminario organizzato dall’UNCI – Unione Nazionale Cooperative Italiane ? in collaborazione con A.N.CO.S.-Associazione Nazionale Cooperative Sociali Unci che si è tenuto, a Roma, nel pomeriggio di ieri.
In apertura dei lavori, il presidente dell’ A.N.CO.S.,Gabriele Capitelli, ha sottolineato come “nella cooperazione sociale i principi etici si coniughino con gli aspetti economici e di mercato. Il valore della cooperazione sociale sta nel riuscire ad essere vicina ai bisogni del territorio e ad attivare le strategie per soddisfarli, in poche parole nell’essere vicina alle persone. Questo è uno degli obiettivi del Progetto ANCOS che si propone di stimolare il rafforzamento della rete della cooperazione sociale su tutto il territorio nazionale per rendere il settore competitivo e in grado di affrontare le sfide socio-economiche e dei mercati nell’attuale contesto. Capitelli ha illustrato gli interventi in tal senso realizzati dall’Ancos e dall’Unci tra i quali: l’Accordo con la Banca Etica; le iniziative proposte a valere sulla seconda fase di Equal; il programma del Servizio Civile Nazionale ed Internazionale; la creazione di forme consortili regionali e interregionali; la realizzazione di un sito specifico riservato alla cooperazione sociale; la realizzazione di Agenzie di Lavoro Cooperativo e di incubatori di impresa per potenziare la capacità della cooperazione di creare nuova occupazione anche per i soggetti considerati diversamente abili.”
Per Luciano D’Ulizia, presidente nazionale dell’Unci, intervenuto nel corso
dei lavori “anche quando si parla di fenomeni sociali è necessario non solo
fare una analisi oggettiva, averne la percezione, è essenziale compenetrarli. Il movimento cooperativo si deve distinguere anche nell’uso di una nuova filosofia di analisi degli eventi economici e sociali. Le cooperative, sistema di imprese sociali che producono beni, servizi e solidarietà sono fattore di coesione sociale. La cooperazione sociale, in particolare, ha ben dimostrato, negli ultimi anni di saper sopperire alle carenze delle strutture pubbliche. Infatti, in alcune realtà territoriali del Paese senza l’attività svolta dalle cooperative sociali intere fasce di popolazione anziana, o di categorie disabili, resterebbero abbandonate a se stesse. L’Unci sostiene che la cooperazione nel suo complesso ha salvato l’Italia dalla recessione. L’apporto cooperativo al PIL nazionale di 1.039 miliardi di euro, è stato di 106 miliardi di euro con un valore addizionale di 6,492 miliardi di euro e una crescita di ben oltre lo 0,6%. La cooperazione agisce in maniera anticiclica e si sviluppa anche in assenza di una vera economia imprenditoriale. Nel senso che sono i meccanismi dell’economia che impongono il sistema cooperativo in quanto man mano che l’economia tradizionale abbandona spazi che ritiene non profittevoli,
l’economia cooperativa li pervade perché parte da una finalità diversa che
non è quella del profitto ma quella del servizio. Da qui a 10 anni con molta
probabilità avremo una economia fortemente caratterizzata dalle imprese
sociali”.
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