Leggi
L’ecommerce per razionalizzare la spesa farmaceutica
Direttiva del Ministro Stanca con Sirchia e Tremonti definisce le regole a livello nazionale per luso delle-Commerce nellacquisto dei farmaci
di Giulio Leben
La sanità imbocca la strada dell?e-commerce per razionalizzare la spesa per l?acquisto dei farmaci, una voce che da sola incide per quasi 14 miliardi, vale a dire il 16% degli 87 miliardi di euro del Fondo Sanitario Nazionale. La Conferenza Stato-Regioni ha dato via libera alla direttiva predisposta da Lucio Stanca, Ministro per l?Innovazione e le Tecnologie, di concerto con Girolamo Sirchia, Ministro della Salute, e Giulio Tremonti, Ministro dell?Economia, con cui vengono definite le regole di gestione e di manutenzione della classificazione dei farmaci per il mercato elettronico delle Pubbliche amministrazioni.
?In tal modo?, ha spiegato il ministro Stanca, ?attraverso le Tecnologie dell?Informazione e della Comunicazione (ICT) si dà spessore nazionale e maggiore rilevanza economica ad una serie di mercati elettronici sviluppati e gestiti da Regioni ed enti locali, con uno scenario sinora contraddistinto da una pluralità di procedure e classificazioni dei farmaci. L?uniformità, invece, permetterà la più ampia partecipazione alle piattaforme di mercato elettronico da parte di fornitori e clienti, sinora costretti a confrontarsi con una molteplicità di codificazioni?.
Non solo, ma secondo Stanca ?la classificazione unica a livello nazionale propizierà l?aggregazione della domanda di fornitura e ridurrà le diseconomie derivanti dall?attuale frammentazione del centri di acquisto delle amministrazioni, favorendo al tempo stesso anche la trasparenza degli acquisti?.
Ad esempio, in Lombardia con le procedure di centralizzazione degli acquisti si è ottenuto un risparmio sui farmaci generici del 13%, rispetto alla analoga spesa precedente senza razionalizzazione, e del 7% sugli altri farmaci.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.