Famiglia

Berlusconi e Rutelli: dov’è la differenza?

I programmi di Polo, Ulivo, Prc e D'Antoni analizzati da Vita alla ricerca dei temi sociali. Anteprima di un'ampia inchiesta che trovate in edicola sabato 12 maggio

di Giampaolo Cerri

Riconoscimento pieno dei diritti delle persone con handicap e degli inabili al lavoro. Aumento spesa pubblica per finanziare i servizi sociali essenziali. Gestione rigidamente pubblica degli stessi. Applicazione legge assistenza. Assegno-servizi con il quale la famiglia potrà ricevere assistenza a domicilio (da parte di privati e non profit accreditati dagli enti locali). Compartecipazione del comune in misura del 50% e 100% in caso di indigenza. Riorganizzazione dello Stato sociale e liberalizzazione dei servizi pubblici locali attraverso il principio di sussidiarietà. Accesso ai servizi in base ad un redditometro che tenga conto dei carichi familiari. Valorizzare volontariato e Terzo settore per anziani, per assistenza a domicilio. Incentivi alle coop sociali per i recupero giovani a rischio e inserimento disabili.
Sportelli di aiuto alle famiglie che assistono in casa un anziano non autosufficiente o un disabile.
Sì al Terzo settore per allargare la sfera dei diritti. No al Terzo settore usato per esternalizzare i servizi pubblici e sostituire a basso costo i dipendenti pubblici. Superare le gare al massimo ribasso e definire convenzioni tipo su base nazionale. Rafforzamento della sussidiarietà verticale, con il riconoscimento del privato sociale nello svolgimento dei servizi pubblici. “Testo unico del Terzo settore” a riguardo dei profili civilistici e tributari. Riforma Codice civile con l’introduzione impresa sociale. Authority entro i primi cento giorni. Testo unico sulla cooperazione, che intensivi la partecipazione dei soci. Sussidiarietà solidale non solo nelle forme istituzionali della riforma federalista, ma in politiche di riconoscimento e di sostegno di tutte le forme di partecipazione, che valorizzano il pluralismo e l’autonomia della società Tremonti sociale rendendo deducibile dall’imponibile, sino ad una misura da individuare, le donazioni alle associazioni del non profit”. Riforma del Codice civile, per introdurre l’impresa sociale. Authority, “secondo criteri di professionalità e indipendenza”.
Riqualificare la scuola pubblica, destinando solo ad essa i finanziamenti. Libri, mense e trasporti gratuiti. Aumento retribuzioni dei docenti. Obbligo fino a 18 anni con biennio unico e sospensione della riforma dei cicli. Rafforzamento della formazione professionale con regole univoche in tutte le regioni. Liberta di scelta da parte di studenti e famiglie, attraverso parità accredita dalla valutazione nazionale. Adeguamento progressivo dei salari dei docenti e premi per chi lavora in scuole disagiate. Fine automatismi di carriera. Libertà di educazione, con finanziamento pubblico della scuola non statale. Rivedere riforma cicli. Realizzione autonomia, innalzamento obbligo nei primi due anni delle superiori e integrazione con la formazione professionale. Anticipo ai 5 anni per la prima elementare Libertà di educazione. Buono scuola alle famiglie per scegliere l’istruzione pubblica o privata che reputano idonea per i propri figli. Stop alla riforma dei cicli. Contratti flessibili per gli insegnanti e aggiornamento dei salari su livelli europei. Internet, inglese e informatica su tutto
Combattere le ideologie e le politiche familistiche Reddito minimo esente a 18/20 milioni per singolo lavoratore dipendente, fino a 40/50 milioni nel caso di quattro o più persone.. Assegni di maternità o paternità da 3 a 6 mesi e gradualmente fino al terzo anno del bambino. Congedi parentali pienamente applicati.. Minori: difensore civico e riforma diritto minorile. Tutela sociale e politica della famiglia. Maggiori risorse alla famiglia, la cui funzione sociale deve essere riconosciuta con misure economiche, di servizi, di conciliazione di tempi di lavoro e di cura Esenzione Irpef per nuclei fino a 22 milioni di reddito. Buono salute, sussidi per famiglie povere (anche temporeaneamente), genitori single, coppie giovani con figli piccoli, famiglie di immigrati
Realizzare gli impegni di Kyoto, riciclaggio sistematico dei rifiuti, lotta all’elettrosmog, risanare il territorio colpito da dissesto idrogeologico. Misurare la ricchezza Pil in base a nuovi criteri ambientali e sociali. Utilizzo sempre più deciso di fornti energetiche rinnovabili Agenzia nazionale per l’ambiente che opera per la tutela e la conservazione. Nuovi parchi e nuove oasi. Tutela di mari e fiumi. Rifiuti: riduzione di quelli pericolosi e raggiungimento del 35% nazionale per la differenziata (con iniziative di sostegno). Trasporti che utilizzano energie rinnovabili, domeniche ecologiche. Potenziamento delle reti metropolitane e ferroviarie per ridurre il ricorso all’auto. Attuare Kyoto riducendo del 6,5% i gas serra. Protezione degli animali. Tutela e riqualificazione come aree di sviluppo e occupazione. Sviluppo sostenibile che permetta anche opere infrastrutturali “da tempo non più in agenda”. Istituzione di un Codice dell’ambiente, unico e che raggruppa tutta la normativa. Incentivi a chi investe nella tutela e promuovere risorse energetiche a basso impatto (idrogeno e fonti rinnovabili). Favorire la certificazione, audit qualitativo e ambientale
Impegno per la pace e per la rimozione delle ingiustizie prodotte dal sistema economico dominante. Cancellazione incondizionata del debito, rilancio e democratizzazione dell’Onu, scioglimento della Nato. Impegno in Europa per una svolta delle politiche economiche e sociali. Riforma e rafforzamento della cooperazione. Nuova legge per il diritto d’asilo in linea con quella di altri paesi europei
Riduzione e parziale cancellazione del debito, apertura dei nostri mercati ai prodotti agricoli e manufatturieri del Sud, adozione di politiche di sviluppo compatibile con le risore e gli equilibri ambientali. Maggior ruolo italiano e dell’Ue in seno all’Onu e agli organismi internazionali per gli scambi (Wto, Banca, Fmi).
Nessun riferimento Ripresa dei negoziati per la liberalizzazione dei mercati ma rafforzamento degli strumenti internazionali per “una più efficace governance della globalizzazione con particolare attenzione al rispetto universale delle regole condivise per l’ambiente e dei diritti fondamentali nel lavoro”.
Politiche di regolarizzazione dei clandestini; inserimento sociale, eguaglianza nei diritti. Canali di ingresso più ampi delle quote. Più ampio diritto d’asilo. Chiusura dei centri di permanenza temporanea. Diritto di voto, attivo e passivo alle amministrative ai cittadini non comunitari. Riformare le norme che regolano il diritto di cittadinza. Impegno per il recupero, la scolarizzazione e l’inclusione sociale di Rom e Sinti Un’immigrazione programmata, attraverso flussi che tengano conto delle diverse categorie professionali. Formazione all’estero delle imprese. Parti sociali e enti locali coinvolti nella programmazione. Incoraggiamento del rientro volontario in patria degli immigrati che hanno acquisito capacità professionali e imprenditoriali in Italia Risorsa indispensabile per lo sviluppo del Paese e accrescimento culturale. Lotta all’immigrazione clandestina anche attraverso alla lotta al sommerso. Programmazione flussi con regioni attraveso intese con i Paesi di origine. E’ inserita nel paragrafo dedicato alla sicurezza, con riferimento alla clandestinità. “Regolamentare l’immigrazione clandestina, fattore di criminalità”. “Ogni anno,le Regioni, dopo un’analisi congiunta con sindacati e imprese, definiscono la possibilità di accoglienza.


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