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Scelta tra amministratore di sostegno e interdizione. Ecco le linee guida

Possono essere interdette le persone in stato di infermità mentale quando é necessario per assicurare la loro protezione (di Andrea Della Bella).

di Redazione

È possibile in casi di demenza senile avanzata chiedere l?amministratore di sostegno? O si deve chiedere l?interdizione che ha costi elevati e tempi lunghi?

D. R. (email)

Difficile identificare una netta linea di demarcazione tra il provvedimento dell?amministrazione di sostegno e l?interdizione. Ma non va ricondotta a una motivazione di costo. Molti esperti non hanno trovato una soluzione. Il pensiero espresso in diverse occasioni anche dai giudici tutelari milanesi è che è necessario tenere in evidenza il fine della legge, espresso dall?art. 1: «Tutelare con la minore limitazione possibile della capacità di agire, le persone prive in tutto o in parte dell?autonomia nell?espletamento delle funzioni della vita quotidiana mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente». In ordine all?istituto dell?interdizione, dalla legge 6/2004 vengono apportate modifiche all?articolo 414 del Codice civile il quale indica che «possono» essere interdette e non più «devono» essere interdette le persone in abituale stato di infermità di mente quando ciò è necessario per assicurare la loro adeguata protezione. Occorre verificare prima che l?amministratore di sostegno non sia in grado di soddisfare pienamente il bisogno di tutela della persona e solo dopo si può pensare a una misura in grado di limitare maggiormente la capacità d?agire.
Andrea Della Bella
Informazioni fornite dall?associazione Oltre noi? la vita
in stretta collaborazione con i giudici tutelari del tribunale di Milano

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