Volontariato

Uranio: in fin di vita altro soldato in missione nei Balcani

Si tratta di Luca Sepe, 24 anni e che, già gravemente ammalato, aveva voluto partecipare ai funerali dei Carabinieri caduti a Nassirya lo scorso aprile

di Paolo Manzo

Luca Sepe, 24 anni, caporalmaggiore in servizio in Bosnia dal 2000, si trova in condizioni disperate all’ospeale Cardarelli di Napoli. Aveva contratto il linfoma di Hodgkin al rientro dai Balcani nel 2001. La malattia, dopo un lungo ciclo di cure, sembrava essere stata vinta. Improvvisamente, la ricaduta, come molto spesso accade in questi casi. Luca Sepe, gia’ gravemente malato, aveva voluto partecipare ai funerali dei Carabinieri caduti a Nassirya nell’aprile scorso, in segno di solidarieta’. L’Osservatorio Militare lancia un appello: c’e’ bisogno di sangue per il militare. I colleghi della Brigata Garibaldi di Caserta si stanno gia’ muovendo per donare il sangue necessario alle trasfusioni. Sono 267 i militari italiani che hanno prestato servizio nei Balcani ad aver contratto il linfoma, probabilmente a causa dell’ uranio impoverito. L’ultimo soldato morto e’ Valery Melis, scomparso in Sardegna il 4 febbraio scorso a 26 anni. Per lui si era mobilitata una catena di solidarieta’ di amici, parenti e conoscenti.


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