Famiglia

Veneto: una Banca dati per l’affido

Firmato un Protocollo d’Intesa tra la Regione del Veneto e il Tribunale dei Minorenni di Venezia a favore dell’Affidamento familiare

di Benedetta Verrini

Un protocollo d?intesa tra la Regione del Veneto ? Osservatorio regionale per l?infanzia e l?adolescenza ? e il Tribunale dei Minorenni di Venezia sancisce la realizzazione di una Banca dati Affidi, strumento utile a monitorare la situazione veneta e a promuovere nuovi scambi e collaborazioni tra i soggetti impegnati in questo settore. Il Protocollo è uno dei numerosi interventi dell?Assessorato alle Politiche sociali, volontariato e non profit, sono stati siglati il 28 giugno a Padova, a favore dell?affidamento familiare, per questo decimo anniversario dell?Anno internazionale della famiglia. Nel 2003, sono stati stanziati 8,4 milioni di euro per l?affido, fondi che hanno aiutato i 2576 minori affidati in Veneto, dei quali 713 accolti in famiglie e i rimanenti da strutture tutelari. È Verona la provincia con il maggior numero di affidi familiari (192), seguita da Vicenza (170) e Venezia (160). Significativa la riduzione degli istituti, passati dal 23,4% nel 1993 all?1,9% nel 2004, a favore di un aumento delle piccole comunità alloggio. In aumento anche l?età dei ragazzi accolti in strutture negli ultimi dieci anni: l?età media è di 12,7 anni per le femmine e 13,3 per i maschi. “Analizzando i dati, risulta evidente che il numero dei ragazzi affidati alle strutture e alle comunità alloggio è di gran lunga superiore a quelli affidati alle famiglie ? ha spiegato Antonio De Poli, assessore regionale alle Politiche sociali, volontariato e non profit -. Tra gli obiettivi di quest?anno il raggiungimento del 50% di famiglie affidatarie e la chiusura di tutti gli istituti di accoglienza per minori”. Presentata, inoltre, la campagna d?informazione e sensibilizzazione sull?affido familiare, per sensibilizzare le famiglie del Veneto ad aprirsi a questa esperienza. “Il 53% degli allontanamenti dei minori dalla famiglia di origine avviene attraverso un provvedimento del Tribunale di Minorenni” ha precisato Graziana Campanato, presidente del Tribunale dei Minorenni. “Nei casi di affido familiare, il 73% avviene senza il consenso dei genitori del minore: le famiglie, infatti, preferiscono le comunità, considerate un po? come i collegi di un tempo, piuttosto che affidare i propri figli a un’altra famiglia, vista come antagonista, come un luogo in cui il bambino può trovarsi meglio che a casa propria”. La campagna ?Affido, affetto che rinsalda. La solidarietà tra famiglie fa crescere? diventa, quindi, un mezzo per spiegare cos?è l?affido e per diffondere la solidarietà tra famiglie. “L?affido è una delle tante modalità di aiuto e sostegno temporaneo alle famiglie in difficoltà, è accogliere un bambino in un ambiente armonioso che lo aiuti a crescere in modo sereno”, ha ripreso la Campanato. Un modo per ricostruire una strada interrotta, con l?aiuto di un?altra famiglia, che non si sostituisce a quella di origine del ragazzo, ma solo l?affianca e la sostiene nel superare alcuni ostacoli e nel rendere più saldo un affetto. Per questo l?immagine scelta per la campagna rappresenta un binario interrotto e rinsaldato, un tragitto ricostruito per poter ricominciare a correre lungo i binari della propria vita individuale e familiare. Accanto a tutto questo, anche una ?Guida all?Affido familiare? illustrerà le modalità con cui avvicinarsi e provare questa esperienza. La guida sarà reperibile presso le Ulss e le Urp dei Comuni del Veneto. Partner delle iniziative a favore dell?affido, il Lions Club 108 TA3, che si è impegnato a promuovere momenti di sensibilizzazione sul tema e sostegno della campagna.


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