Volontariato

Cittadinanzattiva: Teresa Petrangolini riconfermata dal Congresso

Chiuso il Congresso di Cittadinanzattiva, riconfermata Teresa Petrangolini, segretario generale. Eletto Presidente Nazionale Gregorio Arena

di Redazione

Si è chiuso ieri a Riva del Garda il II Congresso nazionale di Cittadinanzattiva (nato nel 1978 con il nome di Movimento federativo democratico e divenuto Cittadinanzattiva nel 2000) “Al passo col futuro”, con la riconferma a segretario generale di Teresa Petrangolini, e l?elezione di Gregorio Arena, al suo primo mandato come Presidente nazionale. La Petrangolini, 53 anni, due figli, prima di ricoprire l’incarico di segretario generale di Cittadinanzattiva, è stata per 12 anni segretario nazionale del Tribunale per i diritti del malato. “Per la prima volta, a partire da oggi, i Delegati del Congresso, in rappresentanza degli oltre 76.000 iscritti, si costituiranno come giuria permanente”, ha dichiarato la Petrangolini. “Ogni mese, come campione statistico rappresentativo dei cittadini attivi, esprimeranno opinioni sulla qualità dei servizi, primo fra tutti il servizio radio televisivo e le sue trasmissioni, che saranno rese pubbliche”. Gregorio Arena, 56 anni, già Presidente del comitato “Quelli del 118” è romano di nascita, ma vive a Trento dal 1985, dove insegna Diritto Amministrativo all’Università. Il Congresso ha visto la partecipazione di oltre 400 delegati da tutta Italia, eletti in base ad un sistema di primarie svolte nelle 232 Assemblee territoriali disseminate sull?intero territorio nazionale. Il movimento ha registrato un incremento di iscritti di oltre il 40% rispetto al 2002. “Come Presidente mi ispirerò nei prossimi quattro anni a tre parole d’ordine”, ha dichiarato Arena durante il suo discorso di insediamento. “Ascolto, condivisione e comunicazione” “Non userò mai la parola periferia: la mia esperienza trentina mi ha insegnato che non esistono periferie in Italia. Colgo infine l?occasione per offrire un nuovo terreno di sfida al nostro Movimento: promuovere la cittadinanza attiva per gli immigrati, alla luce di quanto previsto dall?articolo 118, u.c. della nostra Costituzione. Essere cittadini non è un fatto di sangue o di origini: essere cittadini vuol dire assumersi responsabilità per la tutela dei beni comuni. Credo quindi fondamentale incentivare l?esercizio della sussidiarietà anche da parte dei cittadini immigrati”.


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