Welfare

Un lavoro per tornare a vivere dopo il carcere

Con Paideia progetti e programmi dedicati al reinserimento e al recupero sociale dei detenuti (di Nicola Nicoletti).

di Redazione

Tornare a lavorare, dopo aver scontato in carcere i debiti con la giustizia, è un incentivo a migliorare il proprio stile di vita e Alessandra lo sa bene. A quattordici anni Alessandra lascia la sua famiglia e da Salerno scappa a Roma. Sopravvive ai margini della società, con altri esclusi. Unica fonte di reddito la prostituzione. Velocemente passa all?uso di alcool e droga. Tornata a Salerno cerca aiuto e accetta la terapia proposta da Sert e ministero della Giustizia. «Comincia da questo momento il contatto di Alessandra con Paideia», racconta Serenella Alois, responsabile del progetto di recupero. Paideia è un centro polivalente della città di Salerno che, tra le tante attività, si è adoperato nel realizzare dei corsi di orientamento al lavoro destinato ai detenuti, insieme al Progetto Ipotenusa, una composita realtà salernitana, formata da associazioni e cooperative sociali che operano in settori quali: accoglienza, socializzazione, formazione, case-famiglia e reinserimento lavorativo, tra cui la comunità socio-educativa Escargot. Alessandra non è riuscita a terminare il progetto rieducativo e di reinserimento a differenza di tanti altri suoi compagni. Angelo, per esempio, 33 anni di Battipaglia, in affidamento per reati legati allo spaccio e al furto, è invece arrivato sino alla fine del progetto e oggi fa il giardiniere. Nella cooperativa Oltre il giardino, con altri due colleghi, è ormai un esperto nella manutenzione del verde: pianta, innesta e cura con premura la vegetazione. Anche il campo dell?assistenza ai disabili è settore privilegiato di intervento. Qui incontriamo altri due volenterosi ospiti in affidamento, Antonio e Luigi, che hanno svolto un positivo lavoro di recupero. Giovanni, da scassinatore incallito, è diventato un buon fattore prestando la sua ?meticolosa? esperienza nel comune di Sardone, a stretto contatto con mucche, capre, conigli, un asino e un cavallo: «Accudire gli animali era il mio sogno sin da bambino», confida, «oggi mi sembra di realizzarlo con la pet theraphy: non vi pare?» Il progetto di reinserimento lavorativo curato da Paideia sta occupando in totale otto detenuti in esecuzione penale esterna per sei mesi e si chiama Retravailler, ritorno al lavoro. Si caratterizza nel dare formazione e interesse lavorativo a persone in difficoltà che stanno scontando un periodo di detenzione. Manutenzione del verde, lavorazioni agricole e nel settore dell?allevamento, sono i campi d?azione individuati per tornare o iniziare a lavorare. La prima fase di tutti i progetti di inserimento lavorativo è diretta da Paideia e prevede un mese da dedicare all?accoglienza e all?orientamento delle persone. Si passa poi alla presentazione del progetto in tutte le sue particolarità e si ascoltano le motivazioni dei lavoratori in un incontro con gli operatori. La seconda fase, curata da Progetto Ipotenusa, è più pratica: si mostra il lavoro ai vari candidati e li si affianca nel primo momento di contatto con il lavoro. «Gli 8 borsisti che si sono aggiudicati la possibilità di frequentare i corsi di preparazione al lavoro, frequentano le lezioni con puntualità», spiegano i responsabili di Paideia. «In gioco c?è la messa in discussione del loro stile di vita, del loro passato, una riflessione non facile, ma possibile».

Nicola Nicoletti

Paideia Centro Servizi per il volontariato via V. Graziadei 3 Località Casa Roma 84135 Salerno tel. e fax 089.482439 paideia@paideiacentroservizi.it Associazione Paideia

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