Formazione

Il microcredito sbarca nel grande credito

Una nuova iniziativa del Monte dei Paschi. Una società ad hoc che si propone di venire incontro a quei soggetti che la banca tiene in genere ai margini.

di Francesco Maggio

Rafforzare sempre di più il legame con il territorio senese, coinvolgere nell?iniziativa tutti i principali protagonisti della vita sociale ed economica della città, creare un meccanismo esteso di inclusione sociale che aiuti a combattere ogni forma di emarginazione. E, se possibile, riuscire a fare proseliti in tutta Italia. Nasce così, con obiettivi piuttosto ambiziosi e con l?intento di perseguirli attraverso lo strumento del microcredito il progetto Microcredito di solidarietà. L?iniziativa appena varata dal Monte dei Paschi di Siena, unica nel suo genere in Italia, che prevede la costituzione, all?interno del gruppo bancario, di una società per azioni ad hoc che, attraverso l?erogazione di prestiti oscillanti dai mille ai 15mila euro, si propone di andare incontro alle esigenze di tutti quei soggetti, i cosiddetti unbanked, che hanno difficoltà (o totale impossibilità) di accesso al credito. Progetto coerente «Si tratta di un progetto pienamente coerente con la nostra storia che, mi piace ricordare, affonda le sue radici nel lontano 1400 quando la banca nacque come Monte di pietà per fronteggiare il fenomeno dell?usura», esordisce Stefano Bellaveglia, vicepresidente di Mps. «Noi siamo un grande istituto di credito nazionale ma, al contempo, manteniamo un forte radicamento nel territorio. Mps è una banca che lavora prevalentemente con le piccole e medie imprese, che ha un dialogo sempre aperto con le istituzioni locali, con il mondo del non profit e del volontariato. Ne ascolta le istanze e cerca, se possibile, di accoglierle». «Proprio sul fronte del microcredito», aggiunge Bellaveglia, «dal 1997 ad oggi abbiamo erogato più di 500 finanziamenti per un importo complessivo di 6 milioni di euro. Oggi riteniamo siano maturi i tempi per fare un ?salto di qualità?, per dar vita a una struttura dedicata e ci conforta l?esser riusciti a coinvolgere nell?iniziativa altri importanti partner». Il progetto, infatti, inizialmente tarato sul territorio storico di riferimento ma che in un secondo momento potrebbe essere replicato in altri ambiti geografici, prevede il coinvolgimento di altri soggetti quali le società del gruppo, le banche di credito cooperativo, le associazioni di volontariato presenti sul territorio, enti locali e associazioni di categoria. Finanza creativa Microcredito di solidarietà si rivolge, principalmente, a quattro tipologie di destinatari: soggetti in difficoltà economiche o che abbiano caratteristiche reddituali tali da rendere difficoltoso l?accesso ai canali creditizi bancari; soggetti che operano regolarmente sul territorio ma hanno difficoltà oggettive di inserimento sociale (per esempio, immigrati, donne sole, soggetti svantaggiati); associazioni di volontariato e di promozione sociale; cooperative sociali. «Oggi si parla molto di finanza creativa», sottolinea Bellaveglia, «è importante che la finanza si doti di strumenti sofisticati ma ritengo anche che questa creatività debba essere al servizio anche del sociale e del micro».


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