Mondo

Contro Wal Mart si profila la più grande causa collettiva della storia

Il via libera dalla Corte federale di San Francisco

di Francesco Maggio

Wal Mart, la principale catena di grande distribuzione al mondo, si appresta a diventare l?oggetto della più imponente azione collettiva mai esercitata, negli Stati Uniti, nei confronti di un datore di lavoro privato. La Corte federale di San Francisco ha dato infatti il via libera alla trasformazione in ‘class action’ dell?azione legale per discriminazione sul lavoro avanzata nel giugno del 2001 da parte di sei, tra attuali ed ex dipendenti donne dell?azienda, che avevano accusato Wal Mart di negare pari opportunità – quanto a retribuzione e possibilità di carriera – alle lavoratrici di sesso femminile. La decisione della Corte californiana permetterà alle dipendenti che stiano lavorando o abbiano lavorato per Wal Mart a partire dal 26 dicembre del 1998 di partecipare alla causa collettiva nei confronti dell’azienda. In base ai dati, le aventi diritto ammontano a 1,6 milioni: il numero più alto mai stimato in una causa diretta nei confronti di un datore di lavoro non statale. Wal Mart – il cui organico attuale è composto da 1,3 milioni di impiegati – ha già annunciato di volere presentare appello verso la decisione della Corte. L?azienda ha a disposizione dieci giorni per presentare ricorso: in caso di una sua bocciatura i difensori delle sei dipendenti (cui potrebbero aggiungersi, se lo vorranno, le altre centinaia di migliaia di lavoratrici) contano di vedere partire il processo entro un anno. Nel passato anche altre grandi aziende statunitensi sono state oggetto di cause collettive per discriminazione, quasi tutte concluse con un accordo finanziario stragiudiziale a diversi zeri. Nel 1997, Home Depot – il colosso americano del fai-da-te – ha raggiunto una transazione da 104 milioni di dollari per mettere fine ad una ‘class action’ che vedeva coinvolte 25.000 dipendenti donne mentre Coca Cola, nel 2000 e Texaco, nel 1996, hanno pagato intorno ai 100 milioni di dollari al fine di chiudere le azioni legali aperte nei loro confronti. Wal Mart – che ha chiuso lo scorso esercizio fiscale con utili pari 9 miliardi di dollari e un fatturato pari a 256,33 miliardi di dollari – e’ oggetto di una trentina di cause da parte di dipendenti che la accusano di non avere pagato loro gli straordinari dovuti e di una indagine aperta da un Grand Jury federale per verificare se abbia commesso irregolarita’ nell’utilizzo di manodopera immigrata.


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