Volontariato

Acli: sì a referendum su Costituzione europea

Se il referendum ci sarà, le Acli voteranno senz’altro a favore della nuova Carta

di Gabriella Meroni

Sì al referendum sulla Costituzione Ue. L?ipotesi di una consultazione popolare per l?approvazione della nuova Carta dell?Unione europea raccoglie il consenso delle Acli. «Chiedere il consenso dei cittadini mi pare un passaggio giusto e obbligato ? commenta il presidente delle Acli, Luigi Bobba ? Il referendum può e deve essere l?occasione per informare adeguatamente e sensibilizzare l?opinione pubblica su ciò che l?Europa intende diventare. Maggiore sarà la consapevolezza dei cittadini, maggiore sarà anche il loro coinvolgimento e la loro partecipazione, fattori indispensabili alla costituzione della nuova Europa». Se il referendum ci sarà, le Acli voteranno senz?altro a favore della nuova Carta, nonostante tutte le riserve sul testo prodotto dalla Convenzione: «Ci aspettavamo di meglio e di più ? spiega Luigi Bobba ? Il mancato riferimento alle radici cristiane nel preambolo della Costituzione segnala un grave deficit culturale ma anche democratico. Il veto ideologico di pochi Paesi, infatti, ha condizionato una decisione che sembrava invece raccogliere la maggioranza dei consensi. Allo stesso modo, la difesa a oltranza del metodo dell?unanimità su materie decisive per la politica europea, causerà non pochi disagi al governo dell?Unione. Tuttavia, se la strada per la costruzione di un?Europa come soggetto politico rimane ancora lunga e piena di ostacoli, l?approvazione della Costituzione rappresenta senza dubbio un passo in avanti decisivo, da accogliere con soddisfazione. Indietro non si può tornare». Le Acli, dunque, invitano le forze politiche italiane ad investire sul referendum per investire ancora di più sull?Europa. «Il nuovo Parlamento di Strasburgo ? afferma Bobba ? diventi il baricentro della politica degli Stati membri, a partire dall?Italia. I partiti sappiano guardare ai seggi europei appena conquistati non come ad un esilio forzato o ad un rifugio dorato, ma come ad un avamposto, ad una zona di frontiera verso il futuro». «In questo senso ? continua il presidente delle Acli ? non possiamo non accogliere con favore la decisione annunciata del segretario dell?Udc, Marco Follini, di rinunciare alla sua carica di parlamentare italiano per rispettare il mandato europeo ricevuto dagli elettori, così come hanno già fatto altri leader del centro-sinistra» «Ci auguriamo ? conclude Bobba ? che tra i molti neoeletti che risultano incompatibili, in tanti vogliano seguire questa stessa strada».


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