Volontariato

Rischia il flop la legge sui ciclomotori. Latita il patentino

Da luglio scatta l’obbligo per i minori sul “cinquantino”. Ma in pochi saranno in regola. Perché nelle scuole...

di Carmen Morrone

Dal 1° luglio quasi un milione di ragazzi tra i 14 e i 18 anni che usano il ?cinquantino?, ossia il ciclomotori da 50cc, dovranno avere conseguito il Certificato di idoneità alla guida. Tra i primi in Europa, il legislatore italiano ha infatti introdotto l?obbligo della patente anche per gli adolescenti. Ma a pochi giorni dall?entrata in vigore della norma, saranno poco più di 100mila quelli che avranno in tasca il patentino. Cosa non ha funzionato?
I corsi che preparano all?ottenimento della licenza dovevano essere organizzati dalle scuole superiori, che però hanno avuto difficoltà a farli partire per la mancanza di fondi. Non solo: dei rari corsisti, solo il 30% è stato promosso. «Per chi lo ha ricevuto, il contributo non supera i 30 euro, quindi diversi istituti hanno dovuto attingere a fondi destinati ad altre attività, mentre le scuole che hanno chiesto ai genitori le quote sono cadute in errore, perché il corso deve essere gratuito», spiega Gregorio Iannacone, presidente dell?Associazione nazionale dirigenti scolastici.
Ma allora che fine ha fatto il 7,5 % dei proventi delle contravvenzioni stradali che per legge doveva essere destinato ai corsi a scuola? I ciclomotoristi senza patentino rischiano una multa di 516 euro. Ma se nessuno li ha messi in condizione di ottenere la patente, si chiederà alla polizia di chiudere un occhio? «L?entrata in vigore del provvedimento rischia di mettere in moto un meccanismo che porterebbe molti giovani al varco della linea della legalità», afferma Giordano Biserni dell?Associazione amici della polizia stradale. «Per questo noi chiediamo una proroga».
Intanto, si stanno riempiendo le aule delle autoscuole private. Per 12 ore di lezione si pagano fino a 150 euro. Una bella differenza, ma Giorgio Resta, segretario nazionale di Unasca-Unione autoscuole precisa: «Abbiamo formato il nostro personale per seguire i 14enni e rendere le lezioni coinvolgenti ed efficaci». E i patentandi? Secondo il recente rapporto Due ruote Aci-Censis, il 40% disapprova la novità e ben il 16% dichiara che ignorerà l?obbligo.

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