#LaPuntina

Dal Governo pochi spiccioli a pensionati e infermieri e cancellazione del fondo per l’azzardo patologico

Tre (3) euro alle pensioni minime, aumenti di 7 euro netti mensili agli infermieri e 14 ai medici. La legge di bilancio 2025 è una legge piccola piccola con cifre da vergogna. E un articolo abolisce ll Gioco d'azzardo patologico e la possibilità di cura e di sensibilizzazione

di Riccardo Bonacina

Silvio Berlusconi nell’ottobre del 2022, si stava decidendo la composizione del nuovo Governo, in un celebre appunto scritto di suo pugno aveva definito Giorgia Meloni “Supponente, prepotente, arrogante e ridicola”. Oggi, giusto due anni dopo scopriamo che Giorgia Meloni è soprattutto bugiarda, con la stessa cazzima con cui insiste nei suoi errori malgrado insuccessi evidenti (vedi il caso Albania) non si fa problema a spararle grosse anche perché invece delle Conferenze stampa preferisce i messaggi da lei prodotti in cui non ci sono domande. Secondo lei il suo Governo ha fatto risultati straordinari. Peccato che non si vedono. La legge di bilancio 2025, per esempio è una legge piccola piccola.

Pensioni. Nonostante Matteo Salvini da anni in campagna elettorale prometta di archiviare la Legge Fornero anche quest’anno legge non viene abrogata e dopo aver abbandonato il “sistema quote” sperimentato negli ultimi anni si torna con la legge di bilancio 2025 all’impostazione della Fornero: stop alle deroghe e pensione a 67 anni con collegamento all’aspettativa di vita già in vigore. Non solo, il Governo Meloni ha deciso che i dipendenti pubblici potranno andare in pensione a 70 anni. Sembra uno scherzo, invece è legge.

Aumento imbarazzante per le pensioni minime. Berlusconi che le voleva portarle a 1.000 euro, si rivolterà nella tomba a vedere un aumento di 3 euro! Per le pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo, infatti, nel 2025 ci sarà un incremento del 2,2% e dell’1,3% nel 2026. Lo si legge nella manovra di Bilancio. Le pensioni arriveranno a 617,9 euro dai 614,77 attuali, una vergogna.

Sanità. Giorgia Meloni dice che lo stanziamento sulla sanità è da record, ma siamo alle solite, ciò che conta non è la cifra assoluta ma la percentuale sul Pil che vede nel 2025 il Governo all’ultimo posto della classifica degli ultimi 10 anni con la percentuale del 6,05%. Salta il piano di 30 mila assunzioni di medici e infermieri chiesti dallo stesso ministro della Salute Schillaci (e chi ha bisogno di cure sa quanto siano necessari) e vengono ridimensionate varie misure. Alla sanità arrivano una serie di piccoli finanziamenti per tante voci ma non c’è un intervento realmente strutturale per il 2025 nella manovra. E medici ospedalieri e infermieri, a poche ore dalla presentazione del testo che ritengono penalizzante (e se lo dicono loro c’è da crederci), annunciano uno sciopero per il 20 novembre.

Del resto, i soldi che inizialmente sembravano disponibili per il Fondo sanitario nazionale, cioè 4,7 miliardi in più del 2024 (uno stanziato l’anno scorso e gli altri quest’anno) sono diventati 2,4 (sempre compreso quanto messo nella Finanziaria precedente). Nella manovra infatti si parla di “finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato incrementato di 1.302 milioni di euro per l’anno 2025”. Cifra che deve finanziare anche il nuovo contratto dei medici e infermieri. 

I sindacati spiegano che si prevede un aumento dell’indennità di specificità medica di 17 euro netti mese per i medici e 14 euro per i dirigenti sanitari per il 2025, 115 euro nel 2026 per i medici e zero per i dirigenti sanitari, mentre nelle tasche degli infermieri arriverebbero per il 2025 circa 7 euro (sic) e per il 2026 circa 80 euro

Azzardo. La legge di Bilancio 2025 poi, malgrado l’esplosione della spesa in azzardo che si avvicinerà quest’anno a 160 miliardi e l’aumento di dipendenze da gioco tra i giovani e non solo, cancella il fondo da 50 milioni istituito nel 2025 per il contrasto al gioco d’azzardo patologico (Gap) e l’Osservatorio sul gioco d’azzardo.

La disposizione contenuta nell’articolo 66 della Legge di Bilancio reca infatti misure in materia di prevenzione, cura e riabilitazione delle patologie da dipendenze operando un riassetto delle disposizioni vigenti. (Vedi intervista a Maurizio Fiasco)

“In particolare, con i commi 1 e 2, previa abrogazione dell’articolo della legge n. 190 del 2014 che istituiva l’Osservatorio sul gioco d’azzardo presso il Ministero della Salute, si destinano una quota pari a 50 milioni di euro annui a decorrere dal 2025 delle risorse previste per il finanziamento del Servizio sanitario nazionale, alla prevenzione, alla cura e alla riabilitazione delle patologie da dipendenza come definite dall’Organizzazione mondiale della sanità, con la precisazione che la verifica dell’effettiva destinazione delle risorse e delle relative attività assistenziali costituisce adempimento ai fini dell’accesso al finanziamento integrativo del Servizio sanitario nazionale ed effettuata nell’ambito del Comitato paritetico permanente per la verifica dell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza. di fatto il fondo viene destinato alla cura e al contrasto di tutte le forme di dipendenza patologica. (…)  “.

Insomma i 50 milioni dedicati al Gap ora devono bastare per tutte le dipendenze. Per le Regioni e i Comuni sarà difficile continuare a sostenere le tante iniziative di sensibilizzazione e di cura.

Potete comunque giocare al Lotto alcuni numeri della Legge di bilancio visto che la stessa (all’art. 33) autorizza una quarta estrazione il venerdì. 3 come l’aumento delle minime, 7 come l’aumento per gli infermieri e 17 come quello per i medici. Giocate gente, giocate.

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