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Costa d’Avorio: Scontri armati nel nord

Da ieri, scontri armati tra ribelli delle Forze Nuove sono in corso a Korhogo, a nord della Costa d’Avorio

di Joshua Massarenti

?Gli scontri, iniziati ieri sia all?interno della città che in periferia, si sono protratti fino alle 3 del mattino, per poi riprendere in forma meno intensa stamane?. E? quanto ha riferito poco fa a Vita il portavoce dell?esercito francese in Costa d?Avorio, il Luogotenente colonnello Philippe de Cussac, a detta del quale ?non vi sono stati né morti, né feriti, né tantomeno spostamenti di popolazione?. Non vi è ancora chiarezza sui protagonisti degli scontri in corso. Secondo il Lt. De Cussac, ?si tratta di combattenti delle Forze Nuove che lottano fra loro con armi leggere, tipo kalashnokov e mitragliatrici 12.7 mm?. Tra le ipotesi attualmente più accreditate, si menziona una scissione tra capi di uno stesso gruppo ribelle oppure il malessere diffuso tra i soldati di base delle Forze Nuove, scontenti per le paghe irrisorie e desiderosi di tornare nei propri villaggi per abbracciare famiglia e coltivare i loro campi. Alla domanda se l?esercito francese, presente all?interno della città di Korhogo con un Gruppo tattico interarmi, intendesse intervenire per fermare gli scontri, il suo portavoce ha assicurato che ?lo faremo nel momento in cui ce lo richiederà l?ONUCI (l?operazione delle Nazioni Unite in Costa d?Avorio), oppure se verranno commesse esazioni pesanti nei confronti delle popolazioni civili?. La Costa d?Avorio è soggetta dal settembre 2002 ad una profonda crisi politica e istituzionale che ha più volte condotto il Paese nella guerra civile. Una guerra chiusasi formalmente nel gennaio 2003 con gli accordi di Lina-Marcoussis (periferia di Parigi) che pochi mesi diedero via libera alla formazione di un governo tansitorio composte dal partito presidenziale di Laurent Gbagbo, ex ribelli delle Forze Nuove e altri partiti minoritari. Tuttavia, la Costa d?Avorio è rimasta continuamente in preda a forti tensioni politiche (al quale va aggiunto una situazione socio-economica sempre più precaria) che tutt?ora dividono il Paese a metà: il centro Nord, sotto controllo degli ex ribelli, e il Sud rimasto in possesso delle forze governative di Laurent Gabgbo. Da parte sua, la Francia, attraverso l?Opération Licorne, è intervenuta militarmente sin dall?inizio della crisi ivoiriana per proteggere ufficialmente i cittadini francesi. In seguito alla risoluzione 1464 delle Nazioni Unite (giugno 2003), i 4000 soldati francesi, in collaborazione con l?Ecoforce (le forze armate della CEDEAO) e la MINUCI (Missione internazionale delle Nazioni Unite in Costa d?Avorio) sono tenuti di fare applicare il cessate il fuoco e contribuire al processo di riconciliazione nazionale. Dal 4 aprile corso, l?Onuci ha rimpiazzato la Minuci per un periodo di 12 mesi.


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