Comitato editoriale Opera San Francesco
Simone Barlaam, il campione paralimpico volontario all’Opera per un giorno
Alle Paralimpiadi di Parigi ha vinto tre medaglie d’oro e una d’argento nel nuoto, ma questa volta l’atleta italiano ha accettato una nuova sfida: per un giorno all’Opera San Francesco ha partecipato all’iniziativa ideata per far conoscere questa realtà milanese di aiuto ai poveri prestando servizio alla storica mensa di corso Concordia
di Redazione
Quest’estate, Simone Barlaam è stato tra gli atleti italiani più vincenti agli ultimi Giochi paralimpici di Parigi (28 agosto – 8 settembre): tre medaglie d’oro e una d’argento. Dopo le sfide vinte in piscina, il campione di nuoto milanese ha accettato l’invito a partecipare a “Volontario all’Opera per un giorno”, il progetto che trasforma in volontari di Osf alcuni tra i volti più noti del Paese.
Simone ha aderito con entusiasmo e ha trascorso una mattinata in Opera San Francesco per vedere in prima persona la realtà di accoglienza e aiuto gratuiti che dal 1959 a Milano è un punto di riferimento per i poveri e qualsiasi persona in difficoltà.
La prima tappa della visita è stata l’Accoglienza dove chi ha bisogno di aiuto si rivolge per avere informazioni e ricevere la tessera dei Servizi di Osf.
In seguito, l’atleta ha visitato il Servizio Docce e Guardaroba dove, accompagnato da fra Marcello Longhi, presidente di Osf, ha visto come ogni giorno in media 107 persone possono fare una doccia e 32 ricevono un cambio d’abito gratuito grazie a Osf e ai suoi volontari.
In mensa invece Simone ha indossato il grembiule rosso e il badge trasformandosi così in volontario e ha servito il pasto agli ospiti del Servizio storico di Osf (2.640 circa al giorno nelle due strutture).
Tra la foto di gruppo di rito con tutta la squadra di volontari, una breve incursione in cucina e qualche scambio con gli uomini e le donne giunti in mensa per mangiare, Simone Barlaam ha potuto concretamente constatare quanto il lavoro quotidiano di Osf sia importante per la città e il grande numero di persone, in aumento, che ha bisogno di aiuto primario.
Un pasto caldo che indica “calore”
Al termine del suo “turno” Simone Barlaam ha definito Osf come “calore” spiegando: «È stato super gratificante e bello vedere come cambiasse, dopo aver ricevuto un pasto caldo, il volto della persona che avevo davanti. Per questo, Opera San Francesco è calore».
Fra Marcello Longhi, presidente di Opera San Francesco, parlando dell’iniziativa che ha portato in questi anni tanti personaggi dello sport e dello spettacolo in mensa e nei diversi luoghi di Osf, sottolinea: «Per me, per tutti i volontari e gli altri frati è sempre una gioia che i cittadini possano vedere con i loro occhi il nostro impegno per i poveri».
E ha aggiunto: «Più siamo, più aiuto riusciremo a garantire. Iniziative come questa sono importanti per diffondere la cultura del bene e dell’accoglienza».
Il progetto “Volontario all’Opera per un giorno”
L’esperienza dell’atleta paralimpico italiano si inserisce nel progetto “Volontario all’Opera per un giorno” ideato alcuni anni fa per diffondere al grande pubblico l’impegno e il lavoro di Opera San Francesco, la realtà fondata il 20 dicembre 1959 da Fra Cecilio – portinaio del convento di viale Piave – che in quel giorno inaugurò la mensa dei poveri di corso Concordia, la stessa che tutt’oggi è capace di offrire fino a 3.000 pasti al giorno a chi si trova in difficoltà. Il primo servizio di Osf, al quale negli anni sono susseguiti molti altri, sempre con l’obiettivo di offrire un sostegno concreto a chi soffre.
Da allora infatti, uomini, donne e famiglie, italiani e stranieri, possono contare su due mense – a quella storica si è infatti aggiunta la più recente in piazzale Velasquez; un servizio docce e guardaroba che permette loro di lavarsi e avere degli abiti puliti; sul poliambulatorio grazie al quale ricevono cure mediche e medicinali gratuitamente; sull’area sociale che offre supporto per la ricerca di lavoro, guida e assiste gli utenti che intendono riprendere in mano la propria vita professionale, sociale o hanno necessità di una sistemazione abitativa – attraverso il progetto Housing First e Housing Sociale.
Senza dimenticare il centro raccolta di via Vallazze dove i cittadini possono consegnare le loro donazioni di indumenti o medicinali che andranno a beneficio dei poveri.
I volontari cuore di Osf
Tutto questo è da sempre reso possibile grazie al grande numero di volontari, persone che hanno deciso di impegnarsi concretamente in favore del prossimo meno fortunato. Più di 1.354 cittadini – 230 dei quali medici – permettono ogni giorno il perfetto svolgimento di tutte le attività di aiuto di Opera San Francesco.
Nell’immagine in apertura Simone Barlaam impegnato come volontario nella distribuzione dei pasti alla mensa di Osf – tutte le foto sono di Isabella Balena – da ufficio stampa
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