Famiglia

Montezemolo. “Basta liti. Governo si assuma responsabilità”

Forte richiamo del presidente di Confindustria al governo e alla sua maggioranza: "Basta con i litigi, mettervi d'accordo". Urgono risposte

di Ettore Colombo

Richiamo forte del neo presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo al governo. ”Nella maggioranza non ci si mette d’accordo sulle cose da fare, ne’ prima ne’ dopo le elezioni che ora sono passate e mentre prima non potevo parlare ora lo posso dire: basta con i litigi”. ”Mettetevi d’accordo, smettete di litigare e di discutere, date dimostrazione di sapervi assumere le responsabilita’ che vi sono state date”, ha continuato rivolgendosi poi all’opposizione: ”la politica eviti di farci passare gli ultimi due anni di legislatura in uno stillicidio di discussioni di continua campagna elettorale”. Per il suo richiamo alla politica il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo ha scelto il suo intervento all’assemblea degli industriali di Mantova. Il clima economico del paese ”sta cambiando”, ha ragionato, i dati Istat di oggi sulla crescita di fatturato e ordini dell’industria rappresentano ”segnali importanti”, e quindi proprio ora ”c’e’ bisogno di unita’ e non di litigi” per recuperare il terreno perduto e agganciare il treno della ripresa. Magari aiutando le imprese ”nella ricerca e negli investimenti” cosi’ come ”nel ridurre i costi dell’energia troppo elevati rispetto agli altri paesi europei”. Un discorso a braccio che non ha risparmiato nessuno, neppure quel mondo dell’industria ”che si e’ impigrito dimenticando l’attivismo dei nostri padri e dei nostri nonni”. Non solo, ma critiche Montezemolo ha rivolto anche a quel certo capitalismo familiare che pur essendo ”Una grande risorsa per il paese”, talora dimentica che le famiglie imprenditoriali ”sono diverse dalle altre”. Meglio un manager in azienda ”che un figlio pigro e ricco ma non capace”. Questo perche’ ci sono delle responsabilita’ precise per chi governa una impresa: ”io sono ancora di quelli – ha scandito Montezemolo lanciando un altro segnale di pace ai sindacati – che credono che l’impresa sia prima una responsabilita’ e poi una proprieta’, responsabilita’ verso le nostre famiglie, gli azionisti ma anche i lavoratori”. Bisogna quindi ”fare squadra nelle aziende con chi lavora con noi”, ha continuato il presidente di Confindustria sottolineando che cosa dovrebbero fare governo e parti sociali in una situazione economica come l’attuale: ”Non c’e’ solo un problema di competitivita’ delle industrie – ha osservato – c’e’ un problema di competitivita’ del sistema paese, e quindi occorre dialogare con tutti per affrontare il futuro”. Dialogare percio’ con i sindacati ”perche’ mai come ora il paese ha avuto bisogno di forze che convergano”. Dialogare con le forze di governo e della maggioranza ”che devono smettere di litigare” come hanno fatto prima ”ed ora anche dopo le elezioni europee”. Un appello poi per tutte le forze politiche perche’ capiscano che ”e’ ora di dire basta all’etichettare politicamente e partiticamente le opinioni e le idee di Confindustria”. Un mondo, quello della politica, che ”deve evitare di farci trascorre i prossimi due anni di legislatura in una continua campagna elettorale”. Che cosa deve fare il mondo politico? Aiutare le imprese nell’attivita’ di ricerca e innovazione, affrontare il terreno delle riforme tra le quali Confindustria ”E’ concorde sul federalismo solo se serve a migliorare l’efficienza del paese della pubblica amministrazione altrimenti non se ne parla”, velocizzare la realizzazione ”delle infrastrutture” e soprattutto affrontare un altro tema centrale: il costo eccessivo dell’energia. Pur senza evocare ipotesi come quella del nucleare, il presidente di Confindustria ha scandito: ”E’ un problema da affrontare in tempi brevissimi perche’ rischia di creare grande difficolta’ alle imprese e ai cittadini, la politica deve saper creare consenso attorno alla costruzione delle centrali senza farsi bloccare dalla voce di pochi”. Poi, ancora, un altro appello alla politica ”Basta con questo balletto sulla legge a tutela del risparmio – ha sottolineato -. E’ umiliante che non si tenga conto del fatto che tutti aspettavano una risposta in tempi brevi a questo problema”. Un problema per il quale sul piano internazionale ”e’ stato gettato fango sul paese, e mentre negli Stati Uniti ci hanno messo quattro mesi per fare la nuova legge qui siamo ancora a discutere”. Infine la conferma che rimarra’ al vertice di Confindustria nonostante la nomina di presidente della Fiat gli sia caduta ”come un grattacielo sulla testa senza essere stata cercata e voluta. E’ durissima – ha detto Montezemolo riverendosi al compito di rimettere in carreggiata il Lingotto -. Ma io voglio continuare questo impegno che mi sono preso con tutti gli imprenditori italiani”. Ora, quindi, ognuno si assuma ”le sue responsabilita”’, tutti insieme ”facendo squadra si guardi avanti al futuro” perche’ il passato ”e’ passato” compreso l’accordo tra Confindustria, sindacati e Ciampi fatto nel ’93 ”e su cui ancora continuiamo a fare dibattiti. Pensiamo al futuro”.

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