Australia: arriva il bonus per i figli

Scatta dal primo luglio in Australia il bonus figli stabilito in finanziaria, pari a 3 mila dollari, poco piu’ di 1.700 euro, per ogni bambino che nascera’. Leggermente diversa da quella italiana -che prevede un assegno da mille euro concesso dal comune per le nascite del secondo o seguenti figli entro dicembre 2004, ma ha un tetto di reddito- la misura australiana riguarda tutte le donne, indipendentemente dalle loro condizioni economiche, ricche e povere insomma, e durera’ nei prossimi anni. Il ‘premio’ di 3 mila dollari crescera’ infatti fino a 5 mila (oltre 2.800 euro) nel 2008. Tutto per migliorare un tasso demografico di crescita pari al 1,73% che parla chiaro: se non ci fosse l’immigrazione la popolazione australiana diminuirebbe. Ma gli ostetrici non sono d’accordo e, perplessi per il fiume di richieste ricevute dalle donne gia’ in gravidanza per rimandare un parto a dopo il primo luglio, avvertono anche che il bonus potrebbe anche indurre ad avere un figlio solo per denaro. ”Spieghiamo sempre – dice un ginecologo di Sydney Andrew Child al ‘Daily Telegraph’- che prima di tutto viene il bambino. E che non vale la pena di mettere a rischio la sua vita per 3mila dollari”. Esprime i suoi dubbi, di fronte all’alzata di scudi dei camici bianchi che chiedono uno slittamento della data del primo luglio per scoraggiare le donne che chiedono il rinvio del parto, il premier australiano John Howard. ”Se cio’ accadesse, -dice- sarei molto colpito. Che si stia verificando, e’ difficile dirlo”. Il bonus che fa gola soprattutto alle donne delle classi economiche piu’ svantaggiate non manca cosi’ di suscitare l’interesse generale. E i quotidiani australiani riportano le storie di giovanissime che pensano a una gravidanza solo per ottenere i soldi di una vacanza.