Famiglia

Immigrati. Social Forum e Arci per i diritti dei migranti

L'Arci e altre associazioni di area si mobilitano per due giorni contro la Bossi-Fini

di Ettore Colombo

“Contro il contratto di soggiorno per lavoro e contro la precarietà, per diritti comunque esigibili e non subordinati al contratto di lavoro”. Sono le principali parole d’ordine su cui il Tavolo migranti del Social Forum e associazioni che lavorano con i migranti, tra cui l’Arci, invitano a manifestare in tutta Italia il 18 e 19 giugno. “A due anni dalla sua approvazione – recita una nota – la legge Bossi-Fini sta producendo una situazione sempre più drammatica per le migranti e i migranti presenti sul nostro territorio. Il suo intreccio con la legge 30 sul mercato del lavoro sta costringendo i migranti a condizioni di vita e di lavoro sempre più precarie”. “I permessi di soggiorno – continua – sono legati a contratti di lavoro sempre più brevi, sottoponendo i migranti al ricatto continuo dell’espulsione o dell’internamento nei centri di detenzione tra un periodo di lavoro e l’altro. Precarizzazione e clandestinizzazione sono gli effetti più vistosi della Bossi-Fini”. In occasione delle nuove mobilitazioni contro la precarietà e per i diritti dei migranti, l’Arci lancerà “l’idea di costituire, a partire dal meeting antirazzista di Cecina di metà luglio, una rete euromediterranea di tutela dei diritti dei migranti e di monitoraggio delle frontiere e dei centri di detenzione”. L’obiettivo è quello di “costruire, attraverso una rete di ong del sud Europa e dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, una vasta opposizione sociale alle politiche di chiusura, che producono clandestini, morti, ricattabilità e lavoro nero. Perché il Mediterraneo diventi mare di diritti e non di morte”.

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