Welfare

Carcere: Toscana, emergenza suicidi e affollamento

Già 5 detenuti si sono tolti la vita nel 2001 contro i 3 casi di tutto l'anno passato

di Gabriella Meroni

Sono 4007 i detenuti presenti nei 19 istituti di pena della Toscana al 27 aprile nei 19 istituti penitenziari della Toscana. Un vero record di sovraffollamento rispetto ai 3288 posti di capienza complessiva. Cresce, in modo preoccupante anche il numero dei suicidi, 5 nei primi 4 mesi del 2001, contro i 3 del 2000. Alta e’ anche la percentuale di stranieri: erano circa il 40 per cento il 31 marzo scorso, con il picco a Sollicciano del 61,9. I numeri sono emersi durante l’insediamento della commissione regionale toscana per i problemi della devianza e della criminalita’. Tra i detenuti 1351 sono gli imputati maschi e 2397 i condannati, mentre 64 le donne imputate e 74 quelle gia’ condannate. Dei 1612 gli stranieri ospiti degli istituti penitenziari toscani 374 marocchini, 311 albanesi, 251 tunisini, 128 algerini e 113 slavi. La Commissione, presieduta dal vicepresidente della giunta, Angelo Passaleva, e della qula fa parte anche l’assessore al diritto alla salute, Enrico Rossi, monitorera’ la situazione nei carceri, ma soprattutto coordinera’ le politiche di intervento nel settore socio-sanitario. Tra i membri ci sono il provveditore regionale degli Istituti Penitenziari, i direttori del Centro Giustizia Minorile, del Centro Servizio Sociale Adulti, della casa circondarale ”Gozzini” e dell’Ufficio Servizio Sociale Minorenni, gli assessori alle politiche sociali della provincia di Firenze e dei comuni di Prato e Pistoia, i rappresentanti delle Asl pisana e fiorentina. Nella prima riunione della Commissione sono gia’ state costituite due sottocommissioni, che lavoreranno sul tema della prevenzione: la prima si occupera’ di minori, la seconda degli adulti (ed in particolar modo della salute nei carceri) dove, ad esempio, 1451 nel 2000 erano i tossicodipendenti (84 donne), 118 alcodipendenti mentre 5 i casi di AIDS conclamata. Il tema della formazione e’ particolarmente sentito. Un forte impulso sara’ dato alla formazione professionale dei minori (in prevalenza extracomunitari). Per gli adulti saranno invece seguiti con particolare attenzione il progetto del polo universitario e del polo industriale carcerario, che ha dato occupazione a detenuti ed ex-detenuti. La partecipazione alle attivita’ didattiche e’ stata una delle note piu’ positive emerse dai dati analizzati nel primo incontro. Corsi d’educazione di base per adulti (elementari e medie) sono presenti in quasi tutti gli istituti carcerari toscani. Sono invece cresciuti i corsi di scuola media superiore (erano 5 nel 1999, sono diventati 8 nel 2000) ed a Prato e’ stata positivamente avviata anche l’esperienza del polo universitario, con una sezione che ospita 14 detenuti studenti di varie facolta’ che dovrebbe presto arricchirsi di un unita’ di teledidattica e di telelavoro. Nel corso del 2000 247 detenuti (di cui 24 donne) hanno partecipato ad attivita’ di formazione professionale. La commissione appena insediata dara’ anche attuazione ad un protocollo sulla tutela della salute nei carceri. La Regione Toscana e’ una delle poche regioni italiane che stanno attuando sperimentazioni specifiche in questo settore. Da registrare, infine, che nel 2000 sono stati 1397 permessi rilasciati ai detenuti con 26 evasioni (1,86%), mentre i detenuti ammessi al regime di semiliberta’ erano, sempre nel 2000, 227 (7 evasi, 2,64 %) e 52 quelli ammessi al lavoro esterno, 2 evasi (3,85%).


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