Famiglia

Patentino ciclomotori: ci sarà la proroga?

La Federazione motociclistica italiana ha avanzato la proposta al Ministero dell'Istruzione

di Carmen Morrone

I motociclisti chiedono lo slittamento del termine del 1 luglio per l’entrata in vigore del ‘patentino’, obbligatorio per i minorenni che vogliono guidare un ciclomotore. ”Noi auspichiamo uno slittamento del termine del 1 luglio imposto dalla legge -dice Paolo Sesti, presidente della Federazione Motociclistica Italiana, durante la presentazione alla Camera dei deputati della manifestazione Giovane Motociclista Italiano- in quanto nonostante i grandi sforzi compiuti dal Ministero dell’Istruzione per organizzare i corsi di Educazione Stradale, obbligatori per legge e finalizzati anche al conseguimento del Patentino, moltissimi ragazzi non riusciranno ad averlo in tempo. Stimiamo che ci sia una richiesta molto vicina a 1.500.000 di potenziali utenti, mentre ci risulta che non potranno essere più di 200.000 i patentini effettivamente rilasciati prima del 1 luglio”. ”La decisione riguardo una eventuale proroga non rientra nei nostri compiti. Ma io dico che non ne abbiamo bisogno -ha affermato invece la dottoressa Maria Moioli, Direttore Generale del Ministero Istruzione- in quanto a fronte di 702.000 domande di ragazzi che hanno chiesto di frequentare i Corsi di Educazione Stradale, circa 600.000 di questi potranno sostenere l’esame”
Non tutti potranno fare l’esame, spiega ancora la Moioli, ”perché la piena frequenza dei Corsi è una delle condizioni per potere essere ammessi all’esame, e ci sarà comunque una percentuale di ragazzi che non saranno in grado di superarlo. E chi non supera l’esame non può pensare di guidare comunque. Noi abbiamo lavorato duramente, con grande serietà e con assoluto rispetto dei tempi. Posso affermare con grande serenità che il Ministero dell’Istruzione ha perfettamente ottemperato ai propri doveri” ”Crediamo in modo assoluto nel programma di Educazione Stradale che stiamo portando avanti -spiega Alberto Cerracchio, Presidente della Commissione Sicurezza Stradale della Federazione Motociclistica Italiana-. Esistono utenti della strada ‘deboli’: quelli che si muovono su due ruote, nei confronti di quelli a quattro ruote. Ma esistono utenti ancora più ‘deboli’ dei motociclisti. Il nostro compito è quello di sensibilizzare i ragazzi al rispetto degli altri, oltre che delle norme e della propria incolumità’
‘Abbiamo formato fino ad oggi circa 700 educatori, che sono a disposizione per insegnare le 2 ore di comportamento previste dal programma scolastico, ma potrebbero intervenire anche per le due ore di legalità -continua Cerracchio-. Noi rappresentiamo il pilota, l’idea stessa di velocità, di ardimento, di fronte ai ragazzi: questa nostra caratteristica oggettiva ci permette di attirarne con più facilità l’attenzione. E grazie a questa situazione oggettiva riteniamo di potere meglio sensibilizzare i ragazzi sulla necessità di adottare nella guida comportamenti più ideonei, per se stessi e soprattutto per gli altri utenti della strada”. La Fmi ricorda, infine, che oggi circolano con il ciclomotore centinaia di migliaia di ragazzi, minorenni, senza patente di guida. ”Se non riusciranno ad averla entro il prossimo 30 giugno, come si può ipotizzare che improvvisamente smettano di circolare? -si chiede Cerracchio-. Riteniamo che il problema non siano soltanto, e semplicemente, le sanzioni previste dalla legge: 516 euro di multa e il fermo amministrativo del mezzo per 60 giorni. Esiste sicuramente, anche, un problema assicurativo: posto che il proprietario del mezzo deve assicurare per legge il ciclomotore, se un minorenne lo guida senza patente, cosa succederà a chi ha affidato incautamente il veicolo?”

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