Famiglia

Scuola: le mense non tengono conto dei gusti dei bambini

Lo dichiara il 51% dei genitori intervistati nell'indagine di Coldiretti e di Donnaimpresa

di Carmen Morrone

Per la maggioranza dei genitori (51%) i gusti dei bambini non hanno influito nella scelta dei menu’ delle mense scolastiche che sono stati definiti essenzialmente sulla base dell’equilibrio nutrizionale (61%), senza tenere conto (63%) delle tradizioni alimentari locali. E’ quanto emerge dall’indagine ‘Mangio a scuola’ promossa da Coldiretti-Donne Impresa divulgata in occasione della chiusura delle scuole. L’indagine ha coinvolto un campione di genitori presenti nei consigli scolastici delle scuole italiane nell’ambito del progetto ‘Educazione alla Campagna Amica’, che ha interessato oltre centomila alunni delle scuole elementari e medie. Dalla ricerca emerge che solo il 19% dei genitori sa della presenza, almeno qualche volta, di piatti tipici e a denominazione di origine nei menu serviti ai propri figli e uno su tre (31%) ha la certezza che siano stati utilizzati alimenti ottenuti con prodotti di origine locale, mentre un esiguo 35% ritiene che la composizione del pasto cambi nelle diverse stagioni. E la scarsa presenza di prodotti della tradizione, secondo la Coldiretti, potrebbe essere il motivo del poco gradimento da parte dei bambini che, nel’87% dei casi, hanno dichiarato di preferire i pasti di casa a quelli delle mense, giudicati ”piu’ cattivi” dal 34% e ”cosi’ cosi”’ da piu’ della meta’ degli alunni (53%). Nonostante la maggioranza dei genitori giudichi la refezione scolastica un momento piacevole (70%) e addirittura gioioso (70%) che si svolge in un luogo abbastanza ordinato (84%) e accogliente (62%) anche se disadorno (38%) quasi la meta’ denuncia una mancanza di adeguate informazioni sulla provenienza di cio’ che viene servito ai propri figli nelle diverse portate: dalla carne (44%) ai formaggi (40%), dai salumi (45%) alle uova (54%), dalle verdure (43%) al pane (31%). Un’assenza di conoscenza sui prodotti presenti nelle tavole delle mense scolastiche che riguarda anche i prodotti biologici (32%) e quelli ecocompatibili (61%). Forse proprio per questo le priorita’ indicate dai genitori per la refezione scolastica, utili indicazioni per il prossimo anno, riguardano essenzialmente controllo della qualita’ degli alimenti (93%), maggiori assicurazioni sulla provenienza dei cibi offerti (85%) e garanzie di qualita’ del servizio (77%). Una domanda di trasparenza che, sostiene la Coldiretti, puo’ trovare risposta nella legge 488/99 che prevede che le mense scolastiche debbano includere nelle diete giornaliere l’utilizzazione di prodotti tipici, tradizionali e biologici. Una norma che se diffusamente applicata ”potrebbe rappresentare un aiuto concreto per qualificare l’offerta alimentare delle mense e riconoscere cosi’ il valore nutritivo e culturale del patrimonio alimentare italiano”


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