Mondo

Congo/ex Zaire: Da dissidenza a ribellione?

Il generale dissidente Laurent Nkunda torna all’offensiva minacciando di “liberare l’est del paese”

di Joshua Massarenti

?Se non viene creata una commissione d?inchiesta, torneremo a Bukavu e entreremo di nuovo in guerra contro il governo?. Anzi no, ?penso che prossimamente libereremo l?est del Congo?. Queste sono le parole espresse ieri dal generale Laurent Nkunda, protagonista il 2 giugno scorso della città di Bukavu, il capoluogo del Sud Kivu, una provincia orientale della Repubblica Democratica del Congo (RDC), che avrebbe deciso di liberare il 9 giugno successivo. Le dichiarazioni di Nkunda, un Banyamulenge Tutsi nato in Congo, rimandano alle due altre ribellioni lanciate contro il potere centrale di Kinshasa (capitale della RDC) rispettivamente nel 1996 e 1998, con il sostegno del Rwanda e dell?Uganda. Esattamente come nell?ultima dissidenza, la questione dei banyamulenge, la cui nazionalità congolese è stata messa in dubbio sul finire degli anni ?80 dall?ex presidente Mobutu, era stata la causa principale evocata dai precedenti movimenti armati apparsi nel Congo orientale per lanciare offensive contro il regime di Kabila padre. All?Afp, un diplomatico europeo ha paventato la possibilità che ?questa dissidenza potrebbe trasformarsi in una terza ribellione?. La stessa fonte ha poi aggiunto che una parte di responsabilità incombe anche sul governo congolese: ?Kinshasa non ha nessuna volontà di negoziare, e l?entourage del presidente Kabila non ha fatto che adottare una logica di guerra, spingendo i dissidenti in posizioni estremiste?. Secondo alcuni osservatori presenti in RDC, il generale Nkunda intende sfruttare la spinosa questione dei Banyamulenge per raggiungere ben altri obiettivi. Quali, finora non si sa. Ma un osservatore occidentale contattato dall?Afp stima che ?Nkunda ha interesse a capitalizzare il suo successo per trasformare al più presto il suo movimento in qualche cosa di più vasto?. Per ora, rimane ancora oscuro il ruolo coperto dal Rwanda in questa faccenda. Ma tutto fa pensare che Kigali non sia estranea alle ultime vicende congolesi. Lo stesso Nkunda ha hatto notare che ?con Kigali, ci troviamo in una stessa comunità di interessi regionale?, precisando che non sapeva finora se il Rwanda sarebbe diventato un alleato nel caso in cui la guerra scoppiasse definitivamente.


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