Responsabilità sociale d'impresa

Caro (piccolo) fornitore, non sei solo

Per promuovere la sostenibilità nelle aziende fornitrici Edison ha costruito con Altis Università Cattolica una piattaforma che offrirà strumenti e competenze per aggiornarsi sul mondo Esg in fatto di ambiente, diritti umani, governance e norme. Tutti concetti al centro anche delle direttive europee su diligenza e reporting

di Nicola Varcasia

Rafforzare la sostenibilità ambientale e sociale nella catena di fornitura. Anzi, di più. Mettere a disposizione una cassetta degli attrezzi in cui le piccole e medie aziende possano aggiornarsi su novità, norme e requisiti per continuare a lavorare con le grandi senza sorprese, almeno dal punto di vista dei criteri Esg. Che significano ambiente, diritti delle persone e delle comunità e trasparenza nella governance. È la strada scelta da Edison che, grazie a una piattaforma dedicata permetterà a tutti i suoi fornitori di accedere a strumenti e risorse formative sui temi della sostenibilità. Chissà che non ispiri altri big del settore o di altri comparti con supply chain molto popolate.

Podcast sostenibili

La Sustainable procurement academy, questo il nome del progetto presentato dall’azienda all’intera platea dei suoi oltre 3.500 fornitori, di cui l’80% Pmi, realizzata in collaborazione con Altis Università Cattolica, l’alta scuola dedicata alla formazione e alla ricerca sul management sostenibile, comprende corsi, podcast e materiali aggiornati su tutti i principali concetti della sostenibilità. Dalle nuove regole in corso di attuazione, come la direttiva europea sulla due diligence (Csddd), alle certificazioni già esistenti a quelle appena entrate in vigore come la Csrd – Corporate sustainability reporting directive.

Cinque tappe per l’ascolto

Edison ha cercato di precorrere i tempi, cercando di intercettare i bisogni e i dubbi delle migliaia di imprese che incontra nello sviluppo del suo business, l’energia, al centro della transizione sostenibile. Alla realizzazione della piattaforma si è giunti infatti al termine di un viaggio a tappe in cinque città italiane –  Bari, Napoli, Firenze, Torino e Padova – che ha coinvolto, in due anni, più di 250 fornitori: «I fornitori sono un partner strategico e lo saranno anche in vista delle future sfide della transizione energetica», ha spiegato Luca Pini, chief procurement officer del gruppo italo francese.

Non solo, durante il percorso, Edison ha collaborato con esperti del settore e stakeholder esterni come Global compact network Italia, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile – Asvis e Cerved rating agency, raccogliendo le testimonianze di aziende eccellenti nei territori.

Transizione energetica

«Edison si impegna a rafforzare il proprio contributo alla transizione energetica socialmente responsabile, con l’obiettivo di creare valore non solo per l’azienda, ma anche per le comunità in cui opera.

Barbara Terenghi, chief sustainability officier di Edison

Il lancio della Sustainable procurement academy è un ulteriore tassello di questa strategia, che guarda con attenzione al futuro sostenibile dell’azienda e delle sue filiere», ha dichiarato Barbara Terenghi, chief sustainability officer di Edison. Dopo la fase di ascolto, toccherà dunque all’Academy è il passaggio all’azione che intende dotare le piccole e medie imprese fornitrici di Edison di una cassetta degli attrezzi per approfondire i principali concetti della sostenibilità, per essere consapevoli della normativa rilevante a livello nazionale e comunitario, dei segnali di rischio e delle opportunità in ambito Esg e per costruire piani di azione resilienti n ambito ambientale e sociale.

Cammino comune

«In un momento di sfide epocali come quello che stiamo vivendo, l’alleanza tra il mondo delle imprese e l’accademia è una soluzione vincente capace di trasformare il disorientamento di molte Pmi davanti ai nuovi obblighi normativi in opportunità per avviare un percorso di miglioramento, capace di favorire il raggiungimento di obiettivi di business e di sostenibilità comuni», ha commentato Alessia Coeli, general manager di Altis.

L’Academy si compone di due sezioni. La prima comprende quattro moduli su ambiente e clima; sociale e diritti umani; governance; norme e disclosure. La seconda presenta l’impegno dell’azienda società nel promuovere la sostenibilità in tutta la catena del valore, attraverso le voci dei protagonisti aziendali, newsletter, eventi e altri contenuti dedicati.

Asset immateriale

La sostenibilità è un asset immateriale, è stato ricordato durante la presentazione della piattaforma, i cui effetti sono assolutamente concreti. Il piano strategico di Edison prevede infatti una doppia sfida, con il raddoppio dell’Ebitda, il principale indice di bilancio per valutare la performace operativa di un’azienda, grazie all’aumento del contributo delle fonti green. Per questo Edison prevede investimenti per dieci miliardi di euro tra il 2023 e il 2030, di cui oltre l’80% in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu. Per raggiungere questi obiettivi i piccoli fornitori – leggi ossatura dell’economia italiana – devono rimanere in campo da protagonisti.

Foto in apertura Sid Suratia su Unspash

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.