La ricerca medico-scientifica in Italia ha bisogno dei giovani e delle loro idee. È questo che ha spinto il Gruppo Bracco a proporre, per il secondo anno consecutivo, i concorsi La scuola che ricerca e Il ricercatore ricercato. Lo scopo dell?iniziativa è quello di incontrare i ragazzi e avvicinarli al mondo delle scoperte scientifiche. Quello dell?azienda farmaceutica è però un concetto di ricerca piuttosto allargato, che non riguarda soltanto l?ambito scientifico, ma un vero e proprio modo di essere. “Fare il ricercatore non è solo un mestiere. è soprattutto una passione”, pensano alla Bracco. “Vuol dire essere curiosi, saper sempre considerare da un?altra prospettiva tutto quello che viene scoperto, guardare oltre, analizzare ed elaborare nuove idee”. Ma non si pensi che il concorso sia destinato a laureati o a ricercatori in erba. L?obiettivo è infatti stato quello di avvicinare all?approccio scientifico i giovanissimi, ovvero gli studenti delle scuole medie inferiori. I lavori sui quali i ragazzi si sono cimentati hanno toccato temi semplici, che sono diventati però l?occasione per comprendere l?importanza di un approccio metodologico serio alle questioni che ci riguardano ogni giorno. Fra i progetti premiati, quello relativo a un ?Navigatore per ciechi?, che si è classificato primo, e ?Chirurgia e luce?.
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