Economia

G8: Oxfam, delusione sul debito estero

Sulla cancellazione, molte promesse e nessun fatto. Ma Blair dice che l'argomento non è stato affondato

di Carlotta Jesi

«All’Africa non servono promesse, ma la cancellazione del debito estero e peacekeeper». Queste le parole con cui Irungu Houghton, di Oxfam Africa, ha commentato la chiusura del G8 che secondo Tony Blair avrebbe segnato grandi passi avanti sulla cancellazione del debito estero. Cancellazione di cui si è parlato ma che, per ora, resta un progetto da realizzare nei prossimi mesi. Di fronte alla delusione della società civile, il premier inglese Tony Blair ha però detto che i passi avanti non sono mancanti. Secondo Blair, dal G8 americano, emergerebbero i seguenti risultati positivi: – estensione della scadenza entro cui i Paesi altamente indebitati possono chiedere la cancellazione alla finde del 2006 e potenziamento delle risorse del programma Hipc di 1 miliardo di dollari l’anno – luce verde perchè i ministri delle finanze degli 8 grandi Paesi si mettano al lavoro per elaborare un piano di cancellazione del 100% del debito estero che i Paesi poveri devono a creditori multilaterali come la Banca Mondiale e il Fondo monetario internazionale –


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