Volontariato
Burundi, 300 mila persone minacciate da carestia
Inizia un'operazione umanitaria della Croce Rossa per aiutare le popolazioni di Ngozi e Kayanza (nord est Burundi), senza cibo.
Il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) si appresta a lanciare un’operazione umanitaria su vasta scala per soccorrere circa 300mila civili minacciati da una grave carestia nelle province di Ngozi e Kayanza (nordest del Burundi). Lo rivela l’agenzia missionaria Misna.
In un comunicato diramato dal Cicr, si precisa che gli aiuti alimentari consentiranno alla popolazione del posto e agli sfollati di ricevere razioni di mais, fagioli, olio e sale. All’operazione progettata dalla Croce Rossa, che prevede la distribuzione di tremila tonnellate di viveri al mese fino al prossimo raccolto, contribuirà il Pam (Programma alimentare mondiale).
Secondo fonti della Misna nel settore nordorientale del Burundi si contano oltre un milione di persone vittime della carestia e della malnutrizione. Tre anni consecutivi di siccità hanno falcidiato i raccolti e il bestiame, rendendo ancora più difficile la sopravvivenza dei civili già duramente provati dalla guerra civile e dal diffondersi delle epidemie, soprattutto di paludismo.
La lotta armata si trascina dal 1993 ed ha causato centinaia di migliaia di morti. Essa oppone il governo di Bujumbura e l’esercito, dominati dalla minoranza tutsi, ai movimenti ribelli dell’etnia rivale degli hutu, che costituiscono l’85 per cento della popolazione totale.
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