Famiglia

Pollicino nella Rete: ecco come i bambini usano Internet

Il 27% dei bambini italiani naviga su Internet senza il controllo dei genitori: i dati di una ricerca su 5mila minori

di Benedetta Verrini

Si chiama “Pollicino nella Rete”, ed è il titolo di una ricerca sul 5000 bambini tra gli 8 e i 13 anni, realizzata da ICAA (International Crime Analysis Association), associazione non profit dedicata ad attività di studio in aree psicologico-giuridiche e criminologiche, con il patrocinio del Ministero delle Comunicazioni, del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, del Consiglio Regionale del Lazio e dell’UNICEF. Partita all’inizio del 2004, la ricerca ha rivelato che in Italia il 27% dei bambini naviga su Internet senza il controllo dei genitori e spesso in totale solitudine mentre il 47% di loro utilizzano la rete con un controllo saltuario della famiglia. Il 66% dei minori ha ricevuto informazioni sui rischi che si corrono usando Internet invece il 34% non è mai stato avvisato ma solo il 26% dei genitori segue da vicino le navigazioni in rete dei figli. I peggiori pericoli arrivano invece dalla chat e dai newsgroup.  Il 77% del campione è assiduo frequentatore di Internet e tra questi il 79% usa le rete per studiare, il 74% per divertirsi e il 13% per comunicare con gli altri anche se nella fascia di età presa in esame, la chat non appare così frequente.  E’ risultato che al 52% dei bambini del campione preso in esame capita di imbattersi in un sito pornografico e il 46% di loro, di fronte a quelle immagini, non provano particolari emozioni, il 24% si è dichiarato curioso, il 20% si infastidisce e il 4% si è dichiarato arrabbiato.  La ricerca ha dimostrato che il 33,5% dei bambini venuti a contatto con un pedofilo pensa che i genitori non sarebbero in grado di capire e il 16,6% ne ha vergogna. Il problema rimane la poca o minore conoscenza di Internet e poca alfabetizzazione dei genitori rispetto ai bambini che di fronte a un computer spesso si trovano in difficoltà e non si rendono conto del pericolo a cui possono andare incontro i piccoli. I programmi-filtro utilizzabili dai computer sono consigliati e sono efficaci ma non possono sostituire i genitori. Intanto, sul fronte legislativo, il 5 novembre 2003 la Commissione per l’assetto del sistema radiotelevisivo su mandato del ministro delle Comunicazioni ha varato il Codice di autoregolamentazione “Internet e minori” sottoscritto il 19 novembre 2003 dalle associazioni degli Internet provider. Nel mese di novembre 2002 è nato il sito Stop-it, iniziativa finanziata dall’Unione Europea nell’ambito del Safer Internet Action Plan, coordinata da Save The Children Italia insieme ad alcuni partner, in collaborazione con la Polizia di Stato, Inhope (associazione internazionale delle hotline) e Tiscali che ha partecipato alla realizzazione del sito che permette agli utenti di segnalare materiale pedo pornografico nel quale ci si imbatte navigando su Internet. www.istitutodeglinnocenti.it/notizia.jsp?id=85


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