Formazione

Vaticano: lo sviluppo sacrificato sull’altare della sicurezza

Non sacrifichiamo la pace e lo sviluppo dei popoli sull'altare della sicurezza, denuncia il Vaticano

di Paul Ricard

Non sacrifichiamo la pace e lo sviluppo dei popoli sull’altare della sicurezza, verso la quale ”per ovvie e tristi ragioni in questi ultimi anni si e’ concentrata l’attenzione mondiale”. Lo chiede la Santa Sede, osservando che ”troppe armi circolano ancora in tanti paesi del mondo, mentre ci sarebbe piu’ bisogno di case, di scuole, di luce, di acqua potabile e di medicinali”. E il traffico d’armi alimenta la criminalita’ e leva risorse allo sviluppo. Alla denuncia il Vaticano accompagna la rinnovata richiesta ai paesi donatori e alle istituzioni internazionali di uno sforzo per i paesi in via di sviluppo. L’appello della Santa Sede e’ affidato al cardinale Angelo Sodano, in un messaggio da questi inviato a nome del Papa alla 34.ma assemblea generale della Organizzazione degli Stati Americani (OSA), in corso a Quito, in Ecuador. ”In questi ultimi anni – osserva il segretario di Stato vaticano – l’attenzione mondiale si e’ concentrata, per ovvie e tristi ragioni, sul problema della sicurezza”, ma occorre ricordare che ”la pace e’ un valore in se’ che si basa sulla democrazia, sulla giustizia, sul rispetto dei diritti umani, sulla solidarieta’, sulla sicurezza e sul rispetto del diritto internazionale”. Questi ”pilastri della pace – prosegue il card. Sodano – poggiano sul fondamento comune del diritto alla vita, che non puo’ essere pienamente garantito se manca il cibo, la casa, l’istruzione, l’assistenza sanitaria, il lavoro, la liberta’, etc.. e per garantire tali condizioni occorrono anche ingenti risorse economiche, spesso purtroppo carenti”. ”Eppure quante ricchezze ancora oggi – lamenta il porporato – si continuano a sprecare nell’approvvigionamento di strumenti di guerra sempre piu’ sofisticati quando vengono a mancare quelli necessari allo sviluppo integrale dell’uomo”: ”troppe armi circolano ancora in tanti paesi del mondo, mentre ci sarebbe ben piu’ bisogno di case, di scuole, di strade, di luce, di acqua potabile e di medicinali”. Il fenomeno del traffico d’armi ”spesso collegato ad altri illeciti commerci – denuncia Sodano – rappresenta un grave problema per lo sviluppo integrale del mondo”. Il diritto alla vita ”comporta pero’ l’immane e indispensabile lavoro per sradicare quanto impedisce ad essa di essere vissuta in modo degno: la poverta’ con le sue molteplici cause e numerose vittime”. Per questo la Santa Sede ricorda che ”alcuni paesi hanno urgente bisogno dell’aiuto internazionale per superare momenti difficili e finanziare progetti di sviluppo” e ”invita i paesi donatori e le istituzioni finanziarie a compiere un generoso sforzo in questo senso, coscienti che una donazione oggi puo’ costituire un consistente risparmio domani e contribuire alla costruzione della pace e della sicurezza”.

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