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A Bukavu si combatte mentre Kabila accusa il Rwanda

Si fa sempre più drammatica la situazione di Bakavu, città dell’est del Congo, mentre Kabila mobilita contro il Rwanda

di Joshua Massarenti

In serata il presidente congolese Joseph Kabila ha accusato pesantemente il Rwanda: “Bukavu è sotto il controllo di occupanti rwandesi: è un’aggressione contro il nostro Paese. Stiamo mobilitando”. Dietro gli attacchi della Rcd-Goma (Unione Congolese per la Democrazia) contro l’esercito congolese a Bukavu, ci sarebbe secondo il presidente della Repubblica democratica del Congo la mano del Rwanda. Di sicuro, l’accusa di Kabila suona quasi come una dichiarazione di guerra.

Proprio stamane erano ripresi i combattimenti a Bukavu, la città del nord Kivu nell?est della Repubblica Democratica del Congo (RDC), da una settimana in preda a scontri feroci tra militari fedeli al governo di Kinshasa, e guerriglieri del RCD-Goma . ?I combattimenti sono iniziati alla 4 del mattino, coinvolgendo diversi quartieri della città?. Lo riferiscono all?Agenzia Fides fonti locali, che desiderano rimanere anonime per motivi di sicurezza. I guerriglieri del RDC-Goma che operano a Bukavu sono guidati da Mutebusi, un ufficiale proveniente dal RCD-Goma, che doveva essere integrato nel nuovo esercito unificato congolese come previsto dagli accordi di pace del 2003, ma che si è opposto al governatore nominato dal governatore centrale di Kinshasa.

?Ieri, 1 giugno, la MONUC (la forza di pace delle Nazioni Unite in Congo) avevano decretato il cessate il fuoco in città. I guerriglieri non lo hanno però rispettato? dicono le fonti di Fides. Le notizie che provengono dalla città congolese sono ancora molto frammentarie, ma appare certo che i combattimenti vedono l?impiego di armi pesanti, come i mortai. ?Questa mattina è stata colpita la sede di Radio Maria di Bukavu e quella di un altro radio locale? riferisce Fides. ?I mille uomini del RCD-Goma, inviati da Goma per dare manforte alle truppe di Mutebusi si sono attestate fuori città nei pressi del convento delle Suore della Resurrezione e del Seminario?.

Oltre alle conseguenze dirette delle violenze, la popolazione subisce anche ripercussioni indirette: la maggioranza degli scambi commerciali è bloccata, il prezzo dei viveri e dei generi di prima necessità è molto aumentato e quello della benzina praticamente raddoppiato. Se poi, alle parole di Kabila seguiranno i fatti, il rischio è che scoppi la terza guerra congolese.

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