Famiglia

Bambini soldato: per Unicef sono 300mila nel mondo

L'Africa sud-sahariana da sola conta oltre 120 mila bambini-soldato

di Gabriella Meroni

Trecentomila il numero di bambini-soldato al mondo. L’allarmante cifra e’ stata resa nota oggi a Parigi in occasione di una conferenza della sezione francese dell’Unicef, che allo stesso tempo denuncia la crescita di un preoccupante fenomeno relativamente nuovo, il reclutamento anche di bambine. Dei 20 paesi dove e’ ”normale” la presenza di ragazzini nelle file dell’esercito, la situazione piu’ inquietante si rileva nell’Africa sud-sahariana che da sola conta oltre 120 mila bambini-soldato. ”Un fenomeno drasticamente in crescita” sottolinea Jacques Hintzy, presidente della sezione francese dell’organizzazione. Nel 1996, infatti, erano 200 mila i giovani con il fucile in mano. Un dato ancora piu’ drammatico rivelato dal rapporto Unicef indica che ”con la sola eccezione dell’Afghanistan, non esiste una guerra senza l’utilizzo di bambine”. ”Le ragazzine non hanno piu’ solamente incarichi logistici – sottolinea Hintzy – ora vengono direttamente mandate al fronte e spesso sono le vittime di violente barbarie sessuali”. Unicef-France, che festeggia oggi i suoi 40 anni, mette al centro del suo programma politico un’importante campagna contro il fenomeno dei bambini-soldato, studiando allo stesso tempo un piano per il reinserimento dei ”piccoli-guerrieri”. La petizione, firmata solo nella giornata di oggi da 10.000 aderenti, chiede l’applicazione sistematica di pesanti sanzioni, prima tra tutte il rinvio a giudizio davanti alla corte penale internazionale di chi arruola e utilizza bambini-soldato. L’Unicef si sta battendo gia’ dal 1999 contro la piaga del reclutamento di bambini negli eserciti. ”Non basta il lavoro fatto finora – incalza Hintzy – e’ necessario dimostrare piu’ intolleranza, e applicare con maggiore severita’ le sanzioni”.


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