Famiglia

Ecco gli OVM, Organismi Vivi Modificati

Con alcuni OVM, ha spiegato la FAO - che pubblica oggi delle linee guida - vi e' rischio di introdurre un gene che potrebbe portare una pianta normale a diventare una malerba

di Benedetta Verrini

La FAO ha pubblicato le nuove linee guida per stabilire se un Organismo Vivo Modificato (OVM) comporta pericoli per le piante. Gli ”Organismi Vivi Modificati” sono tutti quelli organismi viventi che possiedono una nuova combinazione di materiale genetico ottenuto attraverso l’uso delle moderne biotecnologie. Per questo gli OVM sono classificati un sottoinsieme degli organismi geneticamente modificati (OGM). Le sementi modificate geneticamente, le talee e le culture di tessuti sono parti vive delle piante e dunque OVM. Circa 130 paesi hanno adottato lo standard unico internazionale elaborato dalla Fao su come valutare i rischi degli OVM per le piante. Con alcuni OVM – sostiene la FAO – vi e’ un possibile rischio di introdurre un gene che potrebbe portare una pianta normale a diventare una malerba. La FAO distribuisce le linee guida due settimane dopo la pubblicazione del suo rapporto annuale sullo ”Stato dell’Alimentazione e dell’Agricoltura 2003/04”, che evidenzia la necessita’ di norme di biosicurezza adeguate. ”Queste linee guida accettate a livello internazionale aiuteranno i paesi a ridurre i rischi di rilasciare OVM che potrebbero trasformarsi in malerbe e danneggiare seriamente i nostri ecosistemi agricoli e naturali” ha dichiarato Niek van der Graaff, Capo del Servizio di Protezione delle Piante della FAO e Segretario della Convenzione Internazionale per la Protezione delle Piante (IPPC). Le linee guida riguardano anche altri OVM potenzialmente pericolosi per le piante, come insetti, funghi e batteri.


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