Lo sfruttamento di donne e minori albanesi: le cifre del traffico e l’impegno delle ong

Donne giovanissime e bambini adescati in Albania da trafficanti senza scrupoli con le false promesse di un lavoro o la possibilità di studiare e invece avviati alla protituzione in Europa, soprattuto in Italia e Grecia. A lanciare l?allarme è Save the Children, il movimento internazionale indipendente per la difesa e la protezione dei diritti dei minori che ha presentato a Tirana un rapporto sul problema del traffico di donne e bambini a scopo di sfruttamento sessuale, dall?Albania verso l?Europa Occidentale.
Secondo la ricerca, attualmente ci sono in Italia già 15 mila minorenni albanesi, soprattutto donne (alcune poco più che bambine), entrate illegalmente in Italia, grazie a una rete di trafficanti che dopo averle ingannate le ha avviate alla prostituzione. Lo studio ?Il traffico di bambini in Albania?? è il primo che si occupa del commercio di minori di 18 anni dal paese delle Aquile. «Si tratta di un primo tentativo di inquadrare il problema mettendo in relazione il traffico di esseri umani dall?Albania, la prostituzione e i minori», spiega Pippo Costella, coordinatore dei programmi di Save The Children Italia. Il rapporto, pur basandosi su un campione numerico limitato, segnala trend preoccupanti e dati che potrebbero essere molto superiori alle stime ufficiali. Il documento indica la presenza di 15 mila prostitute albanesi in Italia e 6 mila in Grecia. E mette in evidenza che, in alcune aree dell?Albania, le minorenni coinvolte nel traffico a scopi di sfruttamento sessuale sono il 60%. Tali valori aumentano in relazione al grado di povertà e alla carenza di istruzione dei villaggi considerati. In alcune aree rurali, circa il 90% delle ragazze al di sotto dei 14 anni non frequenta più la scuola per paura di cadere nelle mani di trafficanti. Costella rileva inoltre come questi dati «indicano che la presenza di prostituzione minorile in Italia sia di gran lunga superiore rispetto a quanto si è pensato fino ad oggi».
Info: www.savethechildren.it