Famiglia

Denuncia dei cooperanti: Israele impedisce gli interventi umanitari

In una lettera-appello, chiedono l'intervento della Comunità internazionale

di Benedetta Verrini

I cooperanti italiani delle associazioni e organizzazioni non governative presenti nei Territori Occupati palestinesi nell?ambito di progetti umanitari di emergenza e sviluppo hanno scritto oggi per denunciare, testulmente, i “crimini di guerra che l?esercito israeliano ha commesso contro la popolazione palestinese e in particolare quella della citta? di Rafah (Striscia di Gaza)”. La lettera è firmata da volontari Arci, Movimondo, Caritas Italiana, Terre des Hommes, Cospe, Cric e molte altre organizzazioni. Nella città e nel campo profughi di Rafah, prosegue il testo, “la cosiddetta ?Operazione Arcobaleno?, avviata dall?esercito israeliano il 13 maggio scorso, ha prodotto in solo 4 giorni più di quaranta morti e trecento feriti; le case distrutte a Rafah nel mese di maggio, in molti casi con le famiglie palestinesi al loro interno, sono state 155, di cui 45 nella sola ultima operazione, lasciando 1.960 senzatetto. Per tutta la durata dell`operazione e` mancata acqua, potabile scorte di medicinali ed elettricità; le linee telefoniche sono state messe fuori uso”. “L?esercito israeliano ha impedito l?intervento degli operatori umanitari palestinesi ed internazionali, delle ambulanze, del personale medico e paramedico; gli ospedali sovraccaricati dall`altissimo numero di morti e feriti erano dunque impossibilitati a fare fronte all`emergenza, anche perche` la mobilita` dei veicoli ospedalieri era negata dall`isolamento imposto dall`esercito israeliano. Tuttora le scorte di medicinali sono ormai in via di esaurimento”. Nello stesso tempo, anche in Cisgiordania le azioni dell?esercito israeliano contro la popolazione civile palestinese si sono intensificate: incursioni continue nelle città, nei villaggi e nei campi profughi, arresti di massa, rastrellamenti, sparatorie ai check-points affollati anche di donne e bambini. “Di fronte all?estrema gravità di questa situazione” proseguono le organizzazioni, “ed alle continue violazioni dei diritti umani, i cooperanti esprimono la propria ferma condanna morale”. E chiedono al Governo Italiano e alla Comunità Internazionale: – di intervenire affinché il Governo Israeliano non ostacoli la presenza di osservatori internazionali a tutela della popolazione palestinese; – di garantire il flusso degli aiuti umanitari ed il soccorso medico alla popolazione civile; – di richiamare il Governo Israeliano al rispetto del diritto internazionale.


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