Morti sul lavoro

Acli: «Si spende tanto per andare più veloci e poco per tornare a casa vivi»

Le Associazioni cristiane lavoratori italiani denunciano la leggerezza e l'impunità in materia di sicurezza sul lavoro. «L’innovazione autentica difende la persona e la sua dignità», commenta il vicepresidente Tassinari

di Redazione

Le Acli prendono posizione in merito all’incidente mortale avvenuto sulla linea ferroviaria Bologna-Venezia, in cui Attilio Franzini (un operaio di 47 anni che lavorava per una ditta in appalto) ha perso la vita. «Rappresenta l’ennesima tragedia sul lavoro che scuote profondamente le nostre coscienze», dichiara il presidente nazionale Emiliano Manfredonia. «Le Acli esprimono vicinanza e cordoglio ai familiari della vittima e rinnovano l’appello ad agire con urgenza per rendere i luoghi di lavoro davvero sicuri».

Emiliano Manfredonia, presidente nazionale Acli

«Le autorità competenti dovranno fare luce sulla vicenda», è il commento di Stefano Tassinari, vicepresidente Acli con delega al lavoro e al Terzo settore. «A noi spetta la solidarietà e il cordoglio ai familiari della vittima e il compito di dar voce a più di una domanda. Si spende tanto per farci andare più veloci e troppo poco perché le persone tornino a casa vive. L’innovazione autentica difende la persona e la sua dignità. Nel rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro, spesso l’impunità regna. Urge una procura nazionale specifica e l’istituzione di un telefono o sportello bianco a cui segnalare in modo riservato le situazioni di rischio. Troppi incidenti mortali avvengono in contesti oppressivi dove si vincolano le persone all’omertà. Dobbiamo anche riscattare e regolarizzare quei lavoratori migranti che sono costretti da una legislazione assurda a condizioni di invisibilità, che li espongono a rischi maggiori. Per loro denunciare significa essere cacciati dal nostro Paese e l’assenza di diritti a loro carico finisce per estendersi altrove come un virus».

Stefano Tassinari, vicepresidente nazionale Acli

Le Acli chiedono che si intervenga con urgenza e determinazione per rafforzare le misure di formazione, prevenzione e sicurezza sul lavoro. Inoltre, pene severe e certe per chi non rispetta le misure affinché simili tragedie non si ripetano.

Credit: la foto d’apertura dell’Agenzia LaPresse si riferisce all’incidente ferroviario di Brandizzo (Torino) del 30 agosto 2023, in cui persero la vita cinque operai travolti da un treno

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