Cultura

Sì a binocoli e bussola Il cellulare resta a casa

Una volta giunti a destinazione, occhi agli sprechi e agli animali. Ecco come avvicinarli...

di Redazione

Che campo scelgo? Sul sito Internet del WWF trovi una sezione interamente dedicata ai Campi natura e di volontariato. Scegliere quello che fa per te ti sarà facile. Sono divisi per fasce di età, una volta selezionata quella cui appartieni, puoi impostare una ricerca per tipo di attività da svolgere, per località in cui si tiene il Campo o per il periodo di vacanza che ti interessa. I prezzi? Li trovi sul sito www.wwf.it insieme a email e numeri di telefono delle persone da contattare per prenotare il campo che hai scelto. Una volta fatta la tua scelta, non ti resta che prenotare il Campo contattando gli organizzatori. Come vado al campo? Per tutti i Campi WWF è prevista l?organizzazione del viaggio di andata e ritorno, con mezzi pubblici, in particolare il treno, soprattutto per le tratte più lunghe e come mezzo di trasporto di minor impatto ambientale. Le partenze sono organizzate dalle principali città dell?asse nord-sud d?Italia e il viaggio in gruppo è accompagnato spesso da alcuni degli animatori che poi resteranno al Campo coi ragazzi. Se lo desiderano, i genitori possono accompagnare i figli direttamente. Ma, proprio per i più piccoli, il viaggio fatto in compagnia facilita il distacco dalla famiglia, ed è più facile salutare i genitori dal finestrino di un treno o di un pullman, quando se si è in tanti a partire. Effettivamente si può dire che durante il viaggio comincia il Campo, perché i ragazzi hanno modo di conoscersi in un ambiente informale: cominciano le amicizie, l?organizzazione delle stanze e dei giochi. I ragazzi possono vivere il tempo del viaggio di gruppo come un vero e proprio “avvicinamento” al Campo e il rientro come un tranquillo saluto, con ancora un po? di tempo a disposizione prima che la vacanza finisca davvero. Come mi comporto? Nella gestione del Campo e delle attività, il WWF cerca dei avviare dei processi di cambiamento che conducano a un vivere sostenibile. Come l?utilizzo razionale delle risorse naturali, minimizzare gli impatti delle attività turistiche, minimizzare la produzione di rifiuti, ottimizzare l?utilizzo dei materiali, promuovere e praticare il riutilizzo degli stessi, promuovere e praticare il riciclaggio e la raccolta differenziata. In ogni Campo viene realizzata un?attività specifica per educare alle varie pratiche di comportamento sostenibile da adottare durante il soggiorno: 1 non utilizzare stoviglie usa e getta e tovaglioli di carta 2 non utilizzare monoporzioni 3 non utilizzare bottiglie di plastica (salvo casi di comprovata impossibilità, opportunamente motivata, di fornitura locale) 4 non utilizzare lattine di alluminio per bevande 5 utilizza contenitori riutilizzabili per alimenti per il pranzo al sacco 6 utilizza carta riciclata, o ecologica, per le attività 7 utilizza della carta su fronte/retro per le varie attività. Oltre a questo, nel caso dei campi in autogestione, cerca di: 1 utilizzare vuoti a rendere e contenitori riutilizzabili per alimenti e bevande 2 acquistare forniture prodotti con il minimo imballaggio 3 scegliere detersivi e detergenti a elevata biodegradabilità 4 adottare misure di risparmio energetico (lampadine a basso consumo o autoproduzione di energia da fonte rinnovabile) Lo zaino: cosa porto? Snack, bibite, patatine, con tutti i loro imballaggi di carta, plastica e alluminio lasciano il posto al contenitore per alimenti in cui saranno di casa i panini del pranzo al sacco nei giorni di gita. La borraccia occupa tutto il posto del walkman e del gioco elettronico. Il taccuino e la penna per scrivere o disegnare le cose importanti di ogni giorno, il binocolo o la macchina fotografica per fermare una bella immagine o i visi e i sorrisi dei nuovi amici non devono mancare. E i vestiti? Non portarne troppi, e nemmeno molto eleganti, ma devono essere abbastanza per non essere riconosciuti “a naso”. Il telefonino è troppo ingombrante e troppo rumoroso per il campo WWF, nello zaino ci sta a malapena la carta telefonica per il telefono pubblico. Ma l?importante, l?avrai capito, è che ci sia il cuore per “vedere”, “sentire”, “conservare” assieme agli amici lo spettacolo della natura. Un?ultima raccomandazione: è necessario che nello zaino non ci sia la mamma! Un po? di indipendenza per alcuni giorni fa proprio bene… E gli animali? Ecco alcune semplici norme da seguire per evitare che la tua vacanza diventi un fattore di stress per gli animali. 1 Osserva gli animali da una distanza che loro considerano di sicurezza, avvicinati lentamente, evita movimenti improvvisi ed evita di inseguirli o di disturbarli e non offrire loro del cibo. 2 Impara a distinguere i segnali degli animali che ti avvertono che sei troppo vicino a loro. Ti avvertono che è il momento di sederti e di star fermo o di allontanarti lentamente. Potrai in questo modo perdere l?occasione di vincere un premio fotografico ma avrai in compenso guadagnato l?esperienza unica di osservare un animale nel suo ambiente, senza che il suo comportamento sia influenzato dalla presenza dell?uomo. 3 Per quanto riguarda gli uccelli: osserva qualsiasi specie nidificante a distanza e non maneggiare uova o piccoli, utilizza binocoli per osservarli a distanza e non toccare i piccoli che sembrano perduti. È possibile imbattersi in giovani uccelli che hanno appena lasciato il nido e i genitori sanno come ritrovarli. 4 E i mammiferi? Evita di seguirli per fotografarli. Utilizza teleobiettivi e ricordati che le immagini meglio riuscite, come quelle pubblicate sulle riviste specializzate, sono quelle in cui il fotografo è riuscito a non spaventare l?animale e a riprenderlo quindi nel suo ambiente in modo naturale. Stai particolarmente attento alle femmine con i piccoli. 5 Passiamo ora ai mammiferi marini: se sei su una imbarcazione rimani a una distanza di ameno 100 metri dall?animale, non dirigere l?imbarcazione direttamente verso gli animali ed evita assolutamente di circondarli o sospingerli. Evita inoltre di interporti tra i membri di un gruppo.


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