Volontariato

4 giugno. Bolini (Arci). “Per favore, stiamo calmi”

"La Questura ci informa di problemi tecnici legati al percorso del corteo, ma restiamo in contatto", afferma la Bolini. Il comitato contro la guerra ribadisce di volerlo fare

di Ettore Colombo

“Per favore, stiamo calmi. La Questura oggi ci ha informato di problemi tecnici legati al percorso del corteo del 4 giugno promosso dal Comitato Fermiamo la Guerra. I lavori di smontaggio delle strutture per la parata del 2 giugno renderebbero problematico il passaggio per via dei Fori Imperiali”. La precisazione viene da Raffaella Bolini, rappresentante dell’Arci nel comitato Fermiamo la Guerra, organizzatore delle contestazioni anti-Bush il 4 giugno e di quelle contro la parata militare del 2 giugno. “Per parte nostra abbiamo confermato la richiesta di percorso che include Piazza Venezia, chiedendo sia fatto il possibile per concludere in tempo utile lo smontaggio dei Fori Imperiali o, in alternativa, siano individuati altri itinerari per raggiungere Piazza Venezia, ad esempio Via Nazionale”, continua Bolini. “L’incontro in Questura si è concluso in modo interlocutorio – prosegue – Non ci è stato notificato un divieto, come confermato pubblicamente dal Questore Nicola Cavaliere. Chiediamo anche ai media senso di aiutarci a non alimentre un clima di tensione che non giova a nessuno. Per parte nostra, rimaniamo in attesa di ulteriori comunicazioni dalla Questura con cui siamo comunque – e come di solito – in contatto”. Poche ore prima, però, una nota del comitato Fermiamo la Guerra “conferma la volontà di mantenere il percorso già previsto da Piazza della Repubblica a Porta San Paolo, simbolo della Resistenza romana, passando per Piazza Venezia” per il corteo contro la visita di Bush a Roma il 4 giugno. I pacifisti tornano sulla questione con una nuova nota, nella quale ribadiscono la volontà di sfilare in centro, nonostante le precisazioni della questura che, pur non opponendo un divieto ufficiale alla manifestazione in centro, consiglia di optare per un altro percorso per “comprensibili motivazioni di ordine pubblico”. “Il 4 giugno sarà una giornata di mobilitazione nazionale straordinaria, pur in un giorno feriale – ribadisce il comitato – Sarà una giornata in cui il movimento per la pace darà una risposta di civiltà alla logica della barbarie in cui la guerra preventiva sta trascinando il mondo”. “A Roma nella mattinata si realizzeranno, organizzate da diverse reti e organizzazioni, iniziative diffuse in tutta la città, con diverse caratteristiche e modalità di svolgimento – confermano ancora i pacifisti – Tutte le iniziative saranno coerenti allo spirito della giornata ed esprimeranno il dissenso in forme del tutto alternative alla logica di guerra e di barbarie”. Dopo il corteo, che sarà “pacifico e di massa”, nelle intenzioni dei pacifisti la giornata si concluderà a Porta San Paolo con un “meeting popolare di musica ‘teatro civile’, interventi di testimoni, iniziative simboliche.


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