Mondo

Iraq. “A Nassiriya fu strage?” chiede il senatore Martone

Interrogazione del senatore dei Verdi secondo cui i morti iracheni della 'battaglia dei ponti' "non furono 15, ma almeno 150"

di Ettore Colombo

”A Nassiriya fu strage?” E’ quanto si chiede il senatore dei Verdi Francesco Martone in relazione alle notizie di stampa secondo cui i morti iracheni durante la cosiddetta ‘battaglia dei ponti’ ”non furono 15, come scritto nei resoconti ufficiali, ma almeno 150”. ”Inoltre – scrive Martone, in una nota – sembra probabile che a morire non furono solo miliziani armati ma anche donne e bambini, questi ultimi in parte perche’ utilizzati come scudi umani ma anche perche’ i blindati italiani avrebbero ricevuto l’ordine di aprire il fuoco con i cannoni da 105 millimetri su alcune palazzine abitate anche da civili”. Secondo l’esponente dei Verdi, le notizie, ”trapelate nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Procura militare di Roma”, confermerebbero quanto dichiarato da egli stesso, da Elettra Deiana (Prc) e Silvana Pisa (Ds) ”che dopo quei sanguinosi fatti del 6 aprile presentarono un esposto alla Procura militare di Roma”. ”In particolare – scrive Martone – chiedemmo di sapere quale autorita’ avesse dato l’ordine di procedere allo sgombero forzoso dei ponti in presenza dei miliziani muniti di armi leggere e pesanti, e se tale ordine fosse stato dato alla luce degli scopi e dei limiti ‘umanitari’ imposti al contingente italiano”. Martone, d’intesa con gli altri due parlamentari, chiede che il ministro Martino ”venga subito in Parlamento, anche solo per fare una smentita ufficiale, e che porti alle Camere tutti i documenti e i filmati in suo possesso per svelare finalmente una realta’ dei fatti che, se fosse confermata, renderebbe praticamente impossibile la permanenza di truppe italiane in Iraq. Tanto piu’ che sulla vicenda esistono video girati dagli elicotteri da ricognizione italiani e dei quali abbiamo chiesto visione e che non possono piu’ essere nascosti’


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