Sostenibilità

30 anni dei natura

I campi estivi una proposta per tutti. Le prime esperienze di soggiorni nell'ambiente con i volontari risalgono agli anni 70.

di Redazione

Erano i primi anni 70, il WWF Italia era stato costituito da non molto, e con alcuni Parchi nazionali nacque l?idea di organizzare campi di lavoro finalizzati a interventi di pulizia, di rifacimento sentieri, di aiuto nella costruzione di rifugi, di servizio antincendio, censimento forestale e faunistico e dedicati alle escursioni e quindi alla ricerca e all?osservazione della fauna. Il responsabile del campo era in genere un esperto di fotografia naturalistica o di censimenti faunistici e botanici o semplicemente un “ecologista della prima ora”. Potevamo quindi essere utili alla gestione dei Parchi e realizzare un nostro sogno: vivere un?esperienza di vita di gruppo mettendo in pratica i valori dell?ecologia. Nel 1979 vennero organizzati 17 “campi di attività naturalistica”, con 44 turni complessivi, 400 i partecipanti in località protette di tutta Italia, tra cui due le due Oasi WWF Le Bine e Bosco di Vanzago. Erano anni di grande fermento volto a cambiare la società e le sue istituzioni, anni di grandi opportunità per l?aggregazione giovanile e di grandi ideali. L?associazione cresceva, aumentavano i soci, la visibilità e il peso sociale del WWF. I Campi aiutavano a promuovere l?associazione e manifestavano il nostro impegno nella salvaguardia dell?ambiente. Nel corso degli anni 80 i programmi WWF cominciano a offrire una gamma sempre più vasta di proposte in quasi tutte le regioni. Un numero crescente di attivisti spende tempo ed energie in questo settore; si riuniscono ogni anno in un seminario nazionale di verifica e programmazione; creano una rete di scambio esperienziale e di valori che ben rappresenta la spina dorsale degli attivisti di sedi WWF. Accanto alle attività di lavoro per la conservazione dell?ambiente, vengono proposte attività di studio e di ricerca naturalistica. Si tende infatti a offrire una vacanza piena di interessi e di esperienze, e di alleggerire il peso di giornate faticose e convulse. In numerose Oasi WWF il lavoro dei campisti ha permesso di renderle fruibili al pubblico. Nel corso degli anni il numero di partecipanti aumenta fino a coinvolgere circa 2.500 persone. Sono per la maggior parte studenti universitari, impiegati e molti insegnanti. L?evoluzione degli anni 90 Negli anni 90, caratterizzati da un deciso cambiamento di stile di vita, assistiamo all?avvento di un diffuso edonismo e consumismo. Gli adolescenti e i giovani presentano una mutazione accelerata nel modo di concepire la vita e la relazione con gli altri, a discapito del valore umano ed emotivo delle proprie scelte. L?industria turistica promuove sempre più vacanze organizzate a costi allettanti e “tutto compreso”, indipendentemente dall?esperienza proposta. I partecipanti ai campi sono decisamente cambiati rispetto agli “innovatori” degli anni 70 e 80. Sono più eterogenei per cultura e valori e soprattutto è variegato l?interesse per le problematiche ambientali, di pesi e misure molto diversi. Le nostre proposte tendono a differenziarsi: mantenendo i valori di fondo si abbandona l?aspetto più pionieristico e si inseriscono anche proposte di vacanza in natura più confortevoli e accessibili. Nascono le Vacanze Natura e i Trekking. Ai Campi di volontariato si delegano tutte le iniziative che richiedono lavoro per l?ambiente. Nel 2000 proponiamo un?iniziativa nuova: le Vacanza Natura Famiglie, una proposta rivolta a gruppi familiari allargati (genitori, zii, nonni) con figli o nipoti, con cui ci si propone di far vivere un?esperienza significativa in natura alla famiglia, inducendo gli adulti a osservare e capire con gli occhi dei loro bambini. I Campi Avventura Forti delle esperienze maturate nell?Oasi di Burano (Gr) con poche decine di bambini e di ragazzi, abbiamo messo a punto attività e programmi educativi divertenti ed efficaci, formato squadre di animatori esperti, individuato strutture accoglienti in aree di grande interesse naturalistico. In questi siti naturali abbiamo organizzato numerose e diversificate attività di campo, utilizzando un giusto insieme di avventura, ricerca, esplorazione e qualche volta un po? di sport in natura: sono i Campi Avventura WWF. La gestione dei campi e delle attività evidenziano la ricerca di sostenibilità e l?adozione di comportamenti attenti all?uso delle risorse e a minimizzare l?impatto della nostra presenza sull?ambiente. Nei campi i bambini e i ragazzi sperimentano un modo spontaneo di essere attenti all?uso dell?energia e dell?acqua, la separazione dei rifiuti, come produrre meno scarti e scegliere cosa consumare; nello stesso tempo vivono rapporti umani attenti ad essere il più possibile corretti e improntati alla considerazione e al rispetto reciproci, alla collaborazione e all?unione del gruppo. Ecco alcune delle attività che si svolgono ai campi: escursioni naturalistiche per avvistare gli animali, le piante e i fiori; raccolta delle tracce, calco delle impronte, seawatching alla scoperta del mare (in qualche caso si può tornare a casa con un brevetto di immersione in apnea o di archeologia subacquea); navigazione a vela, con cabinati che i ragazzi imparano a condurre; trekking a piedi e trekking in bici; equitazione. Le località in cui si svolgono i campi sono bellissime, quasi sempre in aree protette. Gli alloggi rispondono a una precisa scelta, quindi, fatte salve le condizioni indispensabili di sicurezza, sono casali confortevoli, foresterie delle Oasi WWF, ma anche tende o rifugi o, a volte, lo sguardo dell?Orsa Maggiore. Lo stile di vita al campo è il sale di tutta l?esperienza: una vita semplice, l?altruismo, il rispetto per tutte le forme di vita, la cooperazione, il rifiuto della competizione, l?impegno individuale, danno senso alla vita e piacere a questa nuova esperienza. Al campo si può pensare a un diverso uso del tempo, dei nostri bisogni, dei nostri consumi, e sarà forse facile sciogliere il legame con il telefonino o con la televisione.


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