Sostenibilità
Armonicoltura, quando le piante crescono ascoltando musica classica
A Posta Faugno, azienda agricola in provincia di Foggia, la famiglia Niro porta avanti un progetto che diffonde musica a 2000 watt di potenza sui terreni coltivati, con frequenze sonore di 432 Hz. Un modello di agricoltura che favorisce una crescita armonica delle piante e migliora le qualità organolettiche dei prodotti
Gli autoparlanti sono distribuiti in quattro postazioni differenti per coprire l’itera area di cento ettari. Diffondono musica a 2000 watt di potenza sui terreni coltivati, con frequenze sonore di 432 Hz. Suonano per tutto il campo, in particolare le melodie classiche del biologo e musicista Emiliano Toso. E grazie a queste frequenze musicali i prodotti della terra crescono meglio, gli attacchi parassitari sono meno gravi e gli agricoltori impegnati nei campi lavorano in un clima più armonioso. Pomodori, broccoli, basilico, zucchine, asparagi, finocchi, uva da vino, cece bianco e nero, lenticchia rossa, succo di melagrana, grani e farine da varietà antiche. Tutte coltivazioni biologiche che non sono sottoposte allo stress produttivo, ma a stimoli sonori. Perché anche le piante sono in grado di ascoltare le frequenze, di trarre benefici dalla musica. Succede a Posta Faugno, in un angolo di terra di San Paolo di Civitate, in provincia di Foggia, dove la famiglia Niro porta avanti il progetto di Armonicoltura, «un nuovo modello agricolo, basato sulle frequenze musicali con accordatura a 432 Hz. Nel nostro terreno abbiamo messo un impianto di filodiffusione a basso impatto ambientale con il quale diffondiamo queste frequenze su un’estensione di cento ettari per migliorare la vita del regno vegetale ed animale, microrganismi compresi, attraverso il miglioramento della struttura dell’acqua presente a livello cellulare, essendo l’acqua un registratore naturale di frequenze».
Nel nostro terreno abbiamo messo un impianto con il quale diffondiamo frequenze musicali con accordatura a 432 Hz su un’estensione di cento ettari per migliorare la coltivazione delle piante
Luca Niro, ideatore progetto “Armonicoltura” di Posta Faugno
Luca Niro è l’ideatore del progetto di Armonicoltura che si sperimenta con successo dal 2018 a Posta Faugno, nell’azienda agricola che coinvolge nell’attività quasi tutta la sua famiglia. Un progetto nato «dopo diversi studi fatti nel corso degli anni, confortati dagli studi di neurobiologia vegetale condotti dal professor Stefano Mancuso, sulle incredibili capacità adattative delle piante rispetto agli stimoli ambientali, riconoscendo loro lo status di organismo vivente dinamico e sensibile. La nostra azienda è biologica, utilizza insetticidi naturali, ed abbiamo visto che attraverso questo intervento gli attacchi parassitari sono meno gravi e l’utilizzo di determinate frequenze musicali, e precisamente quelle accordate a 432 Hz, migliorano la biochimica dell’acqua, favorendo una crescita armonica delle piante, rendendole più floride e più persistenti, migliorando le qualità organolettiche e il sapore delle colture e dei prodotti derivati. Anche i nostri collaboratori ascoltando la musica classica lavorano in un clima migliore, più distensivo. Per il nostro progetto utilizziamo la musica di Emiliano Toso, biologo cellulare e musicista, che produce effetti positivi alle nostre piante e colture». Non solo. Per Niro «l’Armonicoltura è un modello di sviluppo agroecologico efficiente e completo, che vede una forte riduzione nel consumo di acqua, la mitigazione dell’anidride carbonica, l’utilizzo degli animali di bassa corte nelle coltivazioni arboree e tanto altro ancora».
È un modello di sviluppo agroecologico che vede una forte riduzione nel consumo di acqua, la mitigazione dell’anidride carbonica, l’utilizzo degli animali di bassa corte nelle coltivazioni
Luca Niro, ideatore progetto “Armonicoltura” di Posta Faugno
In Puglia sono gli unici a coltivare la terra attraverso la diffusione della musica, riuscendo a coniugare due passioni moto forti che caratterizzano la sua famiglia. «Lo facciamo come amanti della musica e dell’agricoltura» chiarisce Niro. «Arte e scienze che si mescolano, dando anche un’impronta ecologica al nostro lavoro, perché ogni anno si prendono di mira aspetti che operano anche al di fuori dell’azienda, come pulizia delle spiagge, opere di rimboschimento e abbattimento nell’uso delle plastiche. Una sostenibilità fondata sul rispetto della natura, una responsabilità morale affinché la bellezza dell’ecosistema sia tutelata. Alcune dinamiche nel nostro settore, dagli anni ‘80 in poi, hanno invalidato il sistema sociale agricolo, dirottando i più giovani verso lavori più stabili, con un durissimo mancato ricambio generazionale. Tra mille difficoltà, ma spinti costantemente dalla passione fuori controllo per questo lavoro, siamo andati avanti. Ciò che determina l’insicurezza economica dell’agricoltura è, oltre a prezzi della materia prima in continua oscillazione, l’andamento climatico, che può favorire o meno una annata agraria» riflette Niro.
Anche per questo, la musica è al centro delle tante iniziative culturali e sociali promosse a Posta Faugno, che richiamano musicisti, famiglie appassionati, in una logica di rete e di contaminazione che ha l’obiettivo di valorizzare i prodotti della terra e far conoscere nuove possibilità di coltivazione. A partire dall’armonicoltura «che coniuga tradizione e innovazione» conclude Niro «ridando musicalità agli alimenti che finiscono nelle nostre tavole».
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