Cultura

Contea di Gragnano regno della pasta

Giro d’Italia.

di Paolo Massobrio

La Monsanto ha rinunciato al mais transgenico, si legge sui giornali, e la Coldiretti esulta: “È salva la pasta italiana”. Leggo la notizia mentre giro per le strade di Gragnano, la capitale della pasta artigianale italiana che sta rinascendo, anche grazie al distretto agro-industriale.
Pensate che solo in questo paese, un tempo, c?erano addirittura 185 pastifici e la via principale della città mostra ancora le targhe dei pastifici storici che appendevano gli spaghetti ai balconi per farli asciugare dal vento che soffiava tra i Monti Lattari e il golfo di Napoli. Uno spettacolo unico al mondo.
Il Consorzio dei pastifici che hanno resistito in cinquecento anni di storia e che oggi forniscono il 7% della pasta italiana con 160 formati differenti, porta il nome di Gragnano Città della Pasta. Se qualcuno avesse qualche dubbio, si faccia un giro per la ?valle dei mulini?, una decina di reperti in pietra che costeggiano un affluente del fiume Sarno dove il grano veniva macinato per dare la materia prima ai pastifici della città.
Oggi sono nove i pastifici consorziati, di cui tre industriali e sette artigianali. Hanno trovato la forza di fare sistema, condito con lo straordinario olio del Cilento e i pomodori San Marzano (alla Scalinatella di Gragnano fatevi servire gli ziti al ragù di capra, o i fusilli con la ricotta: una prelibatezza).
Il simbolo dell?Italia è qui, in questo paese che è l?emblema della lentezza da cui nasce il gusto. Il segreto della buona pasta di Gragnano è infatti la sequela degli antichi e lenti metodi di essiccazione. Ma lentezza per lentezza, una volta giunti qui viene davvero voglia di lasciare l?auto e di ripercorrere a piedi antichi sentieri. Uno di questi porta a Ravello, un altro ad Amalfi. Se scegliete questo, fate come noi: tenetevi nello zaino una camicia bianca di lino, una volta giunti davanti al Duomo, chiedete della Caravella, il ristorante che più amiamo di tutta la costiera. Vi attendono i tubetti di Gragnano ripieni di ragù di zuppa di pesce, dove la solarità del pomodoro vi esploderà in bocca con gusti inenarrabili.
Dalla carta dei vini, dovete assolutamente chiedete un Gragnano rosso, ovvero un vino frizzante, fresco, che con questo piatto si sposa bene. Se poi sarete attratti dai piatti di pesce e dal carrello dei formaggi, allora chiamate un taxi e fatevi riportare a Gragnano: rischiate di passare la notte sui Monti Lattari.

La scheda
Paolo Massobrio vi invita qui.
Gragnano
Città della Pasta
Gragnano (NA)
via Castellammare, 82
tel. 081.8012984
Ristorante
La Caravella
Amalfi (SA)
via M. Camera, 12
tel. 089.871029
Ristorante
La Scalinatella
Gragnano (NA)
via Sorrentino Tommaso, 2
tel. 081.8013100

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