Welfare
Firenze, psicologi dell’Ateneo per giovani detenuti
Grazie ad un accordo fra Università e penitenziario di Solliccianino (detenuti più giovani imputati per reati di droga), gli esperti universitari collaboreranno.
Diagnosi, monitoraggio dei trattamenti, valutazione dei risultati: il Dipartimento di Psicologia dell’Ateneo fiorentino collaborerà con la Casa Circondariale “M. Gozzini”, negli interventi attuati sui giovani tossicodipendenti qui detenuti.
Da oltre dieci anni, la struttura penitenziaria, cosiddetta Solliccianino, sta attuando interventi specifici e multidisciplinari sia sul piano terapeutico, legato all’assunzione di sostanze, quanto su quello riabilitativo, legato all’aspetto della devianza, anche in collaborazione con Enti Locali, volontariato, associazioni, S.E.R.T.T., comunità terapeutiche, ecc..
Con la collaborazione del Dipartimento di Psicologia potrà essere realizzato uno studio scientifico volto all’affinamento della diagnosi psicopatologica, al monitoraggio del trattamento effettuato all’interno nonché al riscontro dei risultati dello stesso sui soggetti che hanno lasciato la struttura a fine pena o in misura alternativa, specie per quanto riguarda eventuali ricadute nella tossicodipendenza o recidive di nuovi reati.
L’accordo è stato ufficializzato oggi presso l’Ateneo: Maria Grazia Grazioso, direttore della casa circondariale “M.Gozzini” e Riccardo Luccio direttore del Dipartimento di Psicologia hanno siglato il protocollo d’intesa, presenti il sottosegretario alla Giustizia Franco Corleone, Francesco Gianfrotta in rappresentanza del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, il provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria Ettore Ziccone, il prorettore Luciano Mecacci.
L’iniziativa – di cui sarà responsabile scientifico Saulo Sirigatti, ordinario di Psicologia clinica – prevede, fra l’altro, per migliorare l’impiego delle risorse nel trattamento intra ed extramurario di soggetti detenuti tossicodipendenti e alcol dipendenti, la somministrazione di test psicodiagnostici e di orientamento lavorativo oltre a colloqui individuali di inquadramento ed indirizzo. Nella raccolta dei dati e nell’attività in questione, è prevista, oltre all’attività dei due enti firmatari, anche la collaborazione dei Servizi Territoriali S.E.R.T.T., della ASL oltre che del CSSA di Firenze.
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