Volontariato

“Servizio civile a rischio scomparsa per fondi dimezzati”

I senatori Iovene (DS), De Zulueta (Occhetto-Di Pietro), Martone (Verdi), Bedin (Margherita), Malabarba (Prc), Crema(Sdi) e Pagliarulo (Pdci) chiedono fondi adeguati e migliore gestione

di Ettore Colombo

Con colpevole ritardo riportiamo questa interessante interrogazione parlamentare presentata da un gruppo di senatori dell’opposizione – Iovene (DS), De Zulueta (Occhetto-Di Pietro), Martone (Verdi), Bedin (Margherita), Malabarba (Prc), Crema(Sdi) e Pagliarulo (Pdci) – lo scorso 21 maggio che chiedono fondi adeguati e migliore gestione per il servizio civile, interrogazione presentata di concerto con il Forum del Terzo settore. Fondi praticamente dimezzati, limiti ingiustificati al numero dei posti disponibili e una cattiva attuazione da parte del governo rischiano di far scomparire il servizio civile dopo solo tre anni di sperimentazione. E questo nonostante i buoni risultati raggiunti e la partecipazione di un numero sempre più alto di giovani, interessati a questo tipo di esperienza. E’ quanto denunciano sette senatori delle opposizioni che oggi si rivolgono con una lettera al ministro dei Rapporti con il Parlamento. Il testo è firmato da Nuccio Iovene (DS), Tana de Zulueta (Occhetto-Di Pietro), Francesco Martone (Verdi), Tino Bedin (Margherita), Luigi Malabarba (Prc), Giovanni Crema (Sdi) e Gianfranco Pagliarulo (Pdci). “Siamo preoccupati – vi si legge – per il futuro del servizio civile nazionale. Dopo tre anni di sperimentazione, che hanno visto una crescita costante e la grande partecipazione di tanti giovani, il servizio civile è a rischio a causa dell’insufficienza dei fondi e di alcune scelte di gestione sbagliate e discutibili. La Conferenza Nazionale Enti per il Servizio Civile ed il Forum Permanente del Terzo Settore hanno lanciato una campagna nazionale per difendere il servizio civile perché preoccupati dalla prospettiva di una riduzione ulteriore dei finanziamenti”. “Per il 2004 sono stati stanziati – ricordano i parlamentari – 120 milioni di euro, ai quali si sono aggiunti 150 milioni di euro provenienti dai residui di gestione degli anni precedenti, permettendo così a circa 38 mila volontari di svolgere il servizio civile. “A fronte di una spesa di 270 milioni di euro nel 2004 per la gestione di 30.000 obiettori e 37.800 volontari, in larghissima maggioranza donne, le risorse ordinarie disponibili su base annua sono state di soli 119 milioni di euro e la differenza è stata coperta dai fondi residui degli anni precedenti. Per il prossimo anno si prevedono 60.000 richieste, ma se la prossima finanziaria confermerà cifre così esigue, non sarà possibile dare a tutti una risposta positiva”. “Per la prima volta, poi, è stato previsto il contingentamento dei posti che ogni ente può proporre. Con il risultato che gli enti di servizio civile non sono in grado di presentare progetti e di programmare il numero di posti”. “Se non si vuole far scomparire il servizio civile – concludono i parlamentari – sono necessarie altre risorse. Per questo abbiamo chiesto al governo di prevedere, già nel Dpef almeno 280 milioni di euro per il 2005. Si tratta di una cifra indispensabile per coprire le necessità del servizio civile e per intervenire per sanare i ritardi e le situazioni sospese che, aggravandosi, mettono a rischio una esperienza di grande valore civile e sociale del nostro Paese”.


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