Sostenibilità

Strumenti finanziari e sviluppo delle Comunità energetiche. Dove guardare?

Legacoop, Coopfond e la federazione europea Rescoop hanno promosso un seminario per promuovere la collaborazione tra soggetti pubblici e privati a sostegno dello sviluppo delle Cer. Realtà che se si sviluppano in forma cooperativa, ha sottolineato Simone Gamberini presidente di Legaccop « perseguono insieme sostenibilità, sviluppo e protagonismo delle comunità»

di Redazione

Finanza pubblica, privata ed agevolata, insieme per disegnare gli strumenti finanziari capaci di accompagnare lo sviluppo di Comunità Energetiche Rinnovabili-Cer, a partire dalle migliori esperienze realizzate in Europa.
È questo l’obiettivo del seminario che Legacoop, Coopfond e Rescoop (la più grande federazione di comunità energetiche a livello europeo), con un gruppo di stakeholders della finanza pubblica e privata e della filantropia italiani, hanno organizzato nella sede nazionale dell’associazione.

Un tavolo per disegnare strumenti finanziari

«Aprire un tavolo capace di disegnare gli strumenti finanziari per permettere alle Comunità energetiche di svilupparsi appieno è per noi un obiettivo fondamentale», spiega il presidente di Legacoop, Simone Gamberini. «Quando si realizzano in forma cooperativa queste realtà consentono, infatti, di perseguire insieme sostenibilità, sviluppo e protagonismo delle comunità. Sono uno strumento importante per costruire la nuova economia di cui abbiamo bisogno».

Persone e comunità al centro

Le comunità energetiche – sottolinea una nota – sono un modello nuovo e funzionale per coinvolgere i cittadini in progetti che possono riportare le persone e le comunità al centro dei processi produttivi, generando benefici economici, riportando risorse alle comunità locali, con la possibilità per chiunque di partecipare attivamente alla transizione energetica. Il decreto legislativo 199 del 2021 ha dato il via allo sviluppo di questo strumento innovativo, ma purtroppo le Cer attive in Italia sono ancora poche.

A frenarne la crescita rimangono, infatti, una serie di barriere, anche normative, che impediscono agli intermediari finanziari di investire in queste realtà nascenti. Per questo i promotori del seminario – riuniti nel progetto Respira – hanno contattato Rescoop, la più grande federazione di comunità energetiche a livello europeo, per individuare quali canali finanziari innovativi possono essere individuati e messi in campo, ma anche una serie di interlocutori che rappresentano le principali realtà in Italia interessate allo sviluppo delle Cer e in grado di supportarle finanziariamente, come la Fondazione Compagnia Sanpaolo, Fondazione Cariplo e alcune tra le principali banche italiane.


Idee da Francia e Belgio

Durante il seminario sono stati approfonditi, in particolare, gli strumenti finanziari in fase di implementazione da parte di Energie Partagee (Francia) – dove è stata realizzata una campagna di raccolta fondi che ha permesso di raccogliere dai cittadini 43 milioni di euro in un fondo dedicato di equity – e da Energie Samen (Paesi Bassi), dove sono stati creati fondi costituiti sia dal governo centrale sia dai governi regionali per facilitare l’avviamento di comunità energetiche, le quali devono essere costituite da cittadini per almeno il 50%.

In tutte le esperienze analizzate, sono risultati elementi fondamentali l’assistenza tecnica e la condivisione di esperienze. Per questa ragione Rescoop ha tra i suoi obiettivi anche il supporto tecnico nella fase d’avvio delle Cer e la diffusione più ampia possibile dell’opportunità di creare nuove Comunità Energetiche Rinnovabili.
La realizzazione di una specifica campagna informativa risulta dirimente, vista la complessità delle Cer, così come risulta necessaria l’intermediazione tra comunità locali, operatori del sistema finanziario e istituzioni preposte alla regolamentazione del mercato energetico. 

Il progetto Respira

Al raggiungimento di questi obiettivi si candida il progetto di Legacoop Respira, attraverso il coinvolgimento di tutti questi soggetti, puntando a creare rapporti di collaborazione e cooperazione, anche superando i propri singoli interessi.

Il seminario ha visto un’elevata partecipazione anche di soggetti istituzionali che hanno portato il loro punto di vista, esprimendo l’utilità di momenti di confronto su questa tematica, insieme a rappresentanti della Cassa Depositi e Prestiti, della Banca Europea per gli investimenti, di Banca Etica, Unicredit, di Bper, di Intesa Sanpaolo e delle Fondazioni Compagnia Sanpaolo e Cariplo, per cercare – pubblico e privato insieme – le soluzioni più adeguate al nostro Paese.

In apertura photo by Daniele La Rosa Messina on Unsplash

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