Famiglia

Onu: i radicali espulsi per 3 anni

Il Comitato sulle ong ha approvato la richiesta vietnamita di sospendere per 3 anni lo Status Consultivo del Partito radicale transnazionale all'Onu. Dura reazione di Emma Bonino

di Paolo Manzo

Dopo tre ore di dibattito sostanziale e procedurale, che ha portato la presidenza a sospendere la seduta per oltre mezz’ora, il Comitato sulle Organizzazioni non-governative ha votato sulla richiesta dell’Ambasciatore vietnamita presso le Nazioni Unite di sospendere lo Status Consultivo del Partito radicale transnazionale per tre anni. Una vera e propria espulsione triennale. Ne da’ notizia un comunicato del partito stesso, spiegando che sono state favorevoli al Vietnam 9 delegazioni (Cina, Costa d’Avorio, Cuba, Federazione Russa, India, Iran, Pakistan, Sudan e Zimbawe); contrari 8 Paesi (Camerun, Cile, Francia, Germania, Peru, Romania, Stati Uniti e Turchia); astenuti 2 (Colombia e Senegal). Il Partito radicale e’ ritenuto ‘colpevole’ di avere dato diritto di parola, alla Commissione diritti umani dell’Onu a Ginevra, a Kok Ksor, il leader dei cristiani Montagnards perseguitati dal regime comunista di Hanoi. Gia’ due anni fa la Russia aveva chiesto l’espulsione del Prt dall’Onu per aver dato la parola ad un leader nonviolento ceceno La decisione presa ieri dovra’ essere ratificata nella sessione plenaria del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni che si terra’ a New York a luglio. Se la decisione sara’ confermata a luglio, il Partitoradicale transnazionale non potra’ piu’ partecipare con le proprie delegazioni di rappresentanti di popoli oppressi alle Nazioni Unite. ”La decisione del Comitato delle Ong dell’Onu, di espellere per tre anni il Partito radicale transnazionale dal Consiglio Economico e Sociale dell’Onu e’ gravissima”. Lo afferma Emma Bonino, che denuncia la ”strana alleanza di Paesi come la Cina, Cuba, Iran, Sudan e Zimbabwe che hanno colto al volo l’occasione di unirsi per zittire per sempre la voce dei Radicali allOnu. Ringraziamo i Paesi dell’asse democratico che hanno difeso i radicali: Francia, Camerun, Germania, Romania, Stati Uniti, Peru’ e Turchia. ”Occorrera’ fare appello -auspica l’esponente radicale- alla Sessione plenaria del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite che si svolgera’ a New York a Luglio per tentare di ribaltare il risultato dell’alleanza dei Paesi dittatoriali. Occorrera’ – conclude la Bonino – lavorare in ogni sede istituzionale per promuoverel’Organizzazione Mondiale della/delle democrazie per contrastare queste strane alleanze e promuovere ovunque nel mondo liberta’, democrazia e rispetto dei diritti umani”.


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