Volontariato

Disabili: la Ledha scrive a Formigoni

Oggetto: le tessere del trasporto regionale lombardo

di Redazione

Lettera aperta della Ledha (Lega diritti delle persone con disabilità) al Presidente della Regione Lombardia Formigoni sulle tessere di trasporto regionale Spett.le Presidente Regione Lombardia dott. Roberto Formigoni Spett.le Assessore alle Infrastrutture e Mobilità dott. M. Corsaro Oggetto: tessere di trasporto regionale Egr. Sig. Presidente, Egr. Sig. Assessore con la presente ci troviamo ancora una volta a segnalare perplessità e grave preoccupazione riguardo alle scelte adottate dalla Regione Lombardia in merito alle nuove regole introdotte per il trasporto regionale, relativamente alle persone disabili. In particolare ci riferiamo alla legge regionale n. 25 del 9 dicembre 2003, che, riformulando radicalmente la disciplina dei trasporti pubblici regionali, limita la possibilità per le persone invalide civili di ottenere agevolazioni sul costo degli abbonamenti. La disciplina, ancora in vigore, sancisce il diritto per tutti gli invalidi civili con invalidità superiore al 67% ad ottenere la tessere di libera circolazione; dal primo agosto p.v. invece la tessera di libera circolazione sarebbe riservata solo agli invalidi civili al 100%, e con un ISEE (indicatore della situazione economica equivalente) al di sotto di 25.000 Euro. Per gli invalidi civili dal 67% al 99% è prevista invece una tessera a pagamento (sebbene agevolato) e, solo a patto, che il loro ISEE non superi i 9.500 euro. Subordinare i benefici al reddito (per di più non della sola persona disabile, ma dell?intero nucleo famigliare a cui questa appartiene) è una grave discriminazione, ancora più deprecabile perché per altre tipologie di disabilità (ad esempio i disabili sensoriali, ossia non vedenti e non udenti) la gratuità rimane prevista indipendentemente dal reddito. Tutte queste perplessità vi sono note perché ve le abbiamo sottolineate con una lettera del 29 marzo u.s.: davanti alla mancata vostra risposta abbiamo appoggiato la manifestazione regionale di protesta tenutasi a Milano il giorno 11 maggio u.s.; in data 10 maggio (guarda caso un giorno prima della manifestazione, dopo 40 giorni di ostinato silenzio) l?assessore Corsaro, negando il confronto richiesto ci ha risposto ribadendo la posizione della Regione e pertanto la volontà di non modificare la legge 25/03. Nella risposta dell?Assessore Corsaro si fa riferimento alla necessità di favorire ?prioritariamente i più bisognosi?. Quali sono secondo Lei? A noi pare di capire che, ancora una volta, vi siano delle incomprensibili discriminazioni tra cittadini che espongono il medesimo livello di bisogno sociale, e ciò indipendentemente dal quadro clinico che ne ha determinato la posizione in termini di invalidità. Perché secondo la Giunta Regionale un disabile intellettivo classificato invalido al 99% deve essere discriminato rispetto ad un cittadino non udente o non vedente? Non possiamo che esprimere tutto il nostro sconcerto per questa mancata presa di coscienza di un problema così grave, che mina ancora una volta il sacrosanto principio di integrazione sociale e di non discriminazione. Crediamo sia necessario e utile al Vostro lavoro farvi sapere che queste riflessioni e domande sono esattamente quanto migliaia di famiglie si stanno chiedendo in queste settimane, grazie anche alle azioni di informazione e consulenza che le Associazioni stanno doverosamente compiendo. Chiediamo il mantenimento della normativa attualmente in vigore Di fronte ad una così chiara mancanza di risposte e di volontà di interlocuzione non ci rimane che manifestare pubblicamente ?oggi con una lettera aperta, ma presto anche con una manifestazione regionale- tutto la nostra insoddisfazione per l?operato della Giunta Regionale su questo tema. LEDHA (Lega diritti delle persone con disabilità) Il presidente Salvatore Giambruno


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