Mondo

Africa: Una canzone per il Millenium Plan

Musicisti africani rispondono di sì alla proposta dell’UNDP di aiutare il continente africano

di Joshua Massarenti

Meiway (ivoiriano), Koffi Olomidé (RDC) e Chiwoniso (Zimbabwe) hanno tre punti in comune: sono africani, star musicali nel proprio continente e, soprattutto, protagonisti di una dichiarazione con la quale, assieme a tanti altri musicisti e cantanti dell?Africa, promettono d?impegnarsi a raggiungere entro il 2015 gli ?Obiettivi del millenario per lo sviluppo? stabiliti dall?ONU nel 2000. Tra gli obiettivi principali, vi sono la volontà di ridurre di metà la povertà e la fame, garantire un?educazione primaria per tutti e lottare contro la diffusione dell?AIDS e altre mallattie. La dichiarazione ? ?Impegno 2015? – è stata firmata nella sede dell?UNDP (United Nations Development Programme) di Dakar. Oltre i tre promotori, erano presenti star del calibro di Baba Maal, Salif Keita, Achieng Abura, Bill Diakhou ecc. Su invito dell?UNDP, gli artisti si sono impegnati a registrare una canzone dal titolo ?Africa 2015? che verrà lanciata il prossimo 17 ottobre 2004 in occasione dlla Giornata internazionale per l?eliminazione della povertà. ?Questa iniziativa rientra nell?iniziativa Africa 2015? ha dichiarato Djibril Diallo, direttore dell?ufficio di comunicazioni dell?UNDP di Dakar, aggiungendo che ?si tratta solo della prima iniziativa di un impegno collettivo che si prolungherà sino al 2015?. Oltre la registrazione della canzone, gli artisti sfrutteranno per i prossimi 13 anni la loro immagine e le loro potenzialità per far passare il messaggio. ?Questo significa che dai concerti agli incontri con le autorità, passando per visite sul terreno, nelle scuole così come nelle caserme militari, faremo in modo di raggiungere gli obiettivi prefissati dall?ONU? ha dichiarato Baba Maal, il cantante senegalese forte del suo ruolo di ambasciatore dell?UNDP per la gioventù. Secondo l?UNDP, l?impegno 2015 avrà l?appoggio di altre star della musica africana come la sudafricana Myriam Makeba, l?algerino Cheb Mami, la beninense Angélique Kidjo o ancora il nigeriano Femi Kuti. Altre iniziative chiameranno invece in cause degli scrittori, tra cui il premio nobel sudafricano Nadine Gordimer, e cineasti come il mauritaniano Abderrahmane Sissako.


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