Volontariato

Dalle Puglie alla cassaforte del BCC

ICCREA,nuovo presidente:E'Augusto Dell'Erba

di Francesco Maggio

Augusto dell?Erba, 50 anni, di professione avvocato civilista, è il nuovo presidente di Iccrea Banca, l?istituto centrale delle 466 banche di credito cooperativo. Un incarico che si va ad aggiungere a quello di presidente della Bcc di Castellana Grotte e dell?Associazione Puglia e Basilicata delle banche di credito cooperativo. Da Castellana Grotte a Iccrea Banca, dalla banca locale all?istituto centrale di categoria, è un passo importante, che Dell?Erba vive con grande tranquillità. Ma anche con tanto entusiasmo. Come ha confidato a Etica & Finanza. E&F:Che filo rosso lega queste due realtà che lei presiede? Augusto dell?Erba: Chi guida una banca molto prossima al territorio ben comprende quanto sia importante poter contare su un istituto di categoria efficiente perché non ci potrebbe essere una banca di credito cooperativo efficiente se, alle spalle, non ci fosse una grande struttura come Iccrea Banca. Una struttura che gestisce le liquidità, effettua le gestioni patrimoniali, una struttura che è una banca depositaria per la riserva obbligatoria, che fa la stanza di compensazione. E&F: La sua nomina può essere considerata un?ulteriore testimonianza del fatto che il principale fattore competitivo delle Bcc è rappresentato dal territorio? Dell?Erba: Sicuramente. Ciascun presidente di una Bcc partecipa alla vita degli organismi centrali, questo scambio di conoscenza e di esperienze è molto importante. Se, per assurdo, al vertice di questi enti ci fossero persone che non vivono la realtà del mercato in cui operano le Bcc, la realtà della ?piazza?, sarebbe molto difficile comprenderne le esigenze. E&F: Quali obiettivi si pone? Dell?Erba: Condividere le azioni con la nostra holding di gruppo perché sempre più le banche, che sono il vero datore di lavoro di questi istituti centrali, ci percepiscano come strumento al servizio della loro attività. E&F: Si spieghi meglio… Dell?Erba: Significa offrire alle banche sistemi di pagamento efficienti, perché le banche devono potersi relazionare in modo continuo con la propria clientela e devono avere un istituto centrale che gestisca il sistema dei pagamenti con gli strumenti vincenti sul mercato. Bisogna assicurare alla clientela commerciale un buon servizio, corretta e tempestiva gestione degli incassi. Bisogna aiutare le banche a fare estero. Riuscire a soddisfare tante esigenze diverse è complesso e noi dobbiamo cercare di farlo con intelligenza economica. E&F: Come si riavvicina la finanza all?economia reale? Dell?Erba: è difficile per me rispondere a questa domanda perché dovrei parlare di questioni che non mi riguardano direttamente, di un problema che le Bcc non hanno vissuto. Sono altre le banche che hanno puntato sulla finanziarizzazione spinta dell?economia e che oggi avvertono il bisogno di fare retromarcia. E&F: Allora mettiamola diversamente: come le Bcc intendono consolidare il loro successo? Dell?Erba: Io direi innanzitutto che siamo ancora in fase espansiva e questo è un momento che ci sta giovando perché, nonostante tutto quello che si dice in giro, il ruolo della microimpresa continua ad essere determinante. Questa è un?economia che guarda a noi con sempre maggior fiducia e, devo aggiungere, le nostre campagne pubblicitarie ci hanno molto aiutato a farci conoscere. E&F: Da un recente studio dell?Università Cattolica emerge che il settore non profit riesce a ?dialogare? molto bene con il credito cooperativo. Come valuta questo dato? Dell?Erba: Naturalmente mi fa piacere. Ma un simile risultato non mi sorprende. Essendo noi cooperative mutualisticamente impegnate, è chiaro che gran parte dei nostri clienti sono nostri soci. Se uno è nostro socio lo è per spontanea inclinazione, non c?è motivo di essere nostri soci se non si è soddisfatti. Per cui, dato che la maggior parte delle organizzazioni non profit, quando sono clienti delle nostre banche sono anche nostre socie, ecco che il cerchio si chiude, favorevolmente.


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