L'osservatorio
Studiare è ancora troppo pericoloso
Mai così tanti episodi di crolli (69) da sette anni. Asili e università più sicuri di primarie e secondarie, ma c’è poca prevenzione dei rischi. Disabilità motorie: non accessibili sei scuole su dieci. Il Pnrr doveva essere più mirato. Il rapporto di Cittadinanzattiva sulla sicurezza nelle scuole
Una dettagliata fotografia della situazione delle nostre scuole. È quella scattata dal 22° rapporto di Cittadinanzattiva sulla sicurezza nelle scuole italiane, che presenta luci e molte ombre dei luoghi dove i ragazzi e i giovani passano gran parte del loro tempo. Il documento è suddiviso in varie parti ciascuna delle quali è ricca di dati e notizie interessanti per chiunque abbia a cuore l’educazione dei nostri figli.
Entrata poco libera
Una di queste prende in considerazione gli studenti con disabilità e ci riporta alla stretta attualità. Nell’anno scolastico 2024/25 sono 331.124 gli alunni con disabilità (4,68% dei 7.073.587 del totale studenti), in aumento rispetto al precedente in cui erano 311.201. Solo il 40% delle scuole risulta accessibile per gli studenti con disabilità motoria. La situazione è ancora più grave per gli alunni con disabilità sensoriali, per i quali le segnalazioni visive sono presenti nel 17% delle scuole mentre mappe a rilievo e percorsi tattili sono presenti nell’1,2%. Gli studenti con cittadinanza non italiana nell’anno scolastico appena cominciato sono 864.425 (su 7.073.587, ovvero il 12,2%). Di questi il 25,5% vive in Lombardia, seguita da Emilia Romagna (12,5%), Veneto (10,5%), Lazio e Piemonte (9,2%), Toscana (8,3%). La regione con meno studenti senza cittadinanza italiana è la Sardegna (appena lo 0,6%).
Ius Scholae sì
Spiega in proposito Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva, associazione che ha subito aderito all’iniziativa lanciata da VITA sul Manifesto del Terzo settore e della società civile per lo Ius Scholae: «La presenza di studenti con cittadinanza non italiana è ormai un fatto strutturale che impone la revisione della legge sulla cittadinanza per dare pieno riconoscimento a quanti nascono o arrivano da piccoli nel nostro Paese.
È straordinario il numero di firme che in pochi giorni si è riusciti a raggiungere per il referendum abrogativo, che Cittadinanzattiva sostiene sin dall’inizio per proseguire un impegno che nasce con la nostra campagna Obiettivo cittadinanza. Invitiamo i cittadini che ancora non hanno firmato, a farlo in queste ore per superare il traguardo delle 500 mila firme entro il 30 settembre. Ce lo chiedono gli italiani giovani e meno giovani che da anni sono nel nostro Paese e studiano e vivono accanto ai nostri ragazzi e ragazze»,
Crolli in aumento
Anche le altre parti del report sono ricche di dati che fanno riflettere, come il fatto che quasi la metà (18.889) dei 40.133 edifici scolastici in uso oggi sono stati costruiti prima del 1976 e che di oltre 7mila non si conosce l’anno di costruzione. Guardando alla sicurezza e all’incolumità degli studenti, da settembre 2023 sono stati 69 i crolli che hanno interessato le scuole, numero mai raggiunto negli ultimi sette anni: di questi, 28 si sono verificati nelle regioni del Sud e nelle Isole, così come in quelle del Nord (40,5%), 13 nelle regioni del Centro (19%). In molti casi eventi preannunciati da segnali visibili ma sottovalutati. Sempre elevato anche il numero degli edifici scolastici che non possiede il certificato di agibilità (59,16%) né quello di prevenzione incendi (57,68%); senza collaudo statico il 41,50% (i dati fanno riferimento al 2022, ultimi resi disponibili sull’Anagrafe dell’edilizia scolastica). Piccoli passi in avanti – ma ancora insufficienti se si considera che, su 40.133 edifici scolastici, 2.876 sono collocati in zona a rischio 1 e 14.467 in zona a rischio 2 – si riscontrano rispetto agli interventi di adeguamento e miglioramento sismici: poco più del 3% ha avuto interventi di questo tipo, e l’11,4% è stato progettato secondo la normativa antisismica.
C’è da riparare
In merito allo stato manutentivo degli edifici, circa il 64% dei 361 docenti intervistati da Cittadinanzattiva rileva la presenza di fenomeni dovuti alla inadeguata o assente manutenzione, prime fra tutte infiltrazioni di acqua (40,1%), distacchi di intonaco (38,7%), tracce di umidità (38,2%). La metà degli intervistati (50,8%) ha segnalato situazioni di inadeguatezza rispetto alla sicurezza e ha riscontrato un intervento a seguito della propria segnalazione. Riguardo alle prove di emergenza ben il 92% dichiara di aver partecipato mentre l’8% sostiene che non siano state effettuate. In prevalenza le prove hanno riguardato l’incendio (79%) e il rischio sismico (70%), mentre l’alluvione e il rischio vulcanico restano fanalino di coda (rispettivamente 5% e 1%), nonostante la frequenza crescente dei fenomeni disastrosi provocati dalle alluvioni e dal cambiamento climatico.
Il Pnrr non basta
Le cause di questi ritardi sono spiegate da Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva: «Il Pnrr ha subìto tagli rilevanti per quanto riguarda gli asili nido: prevedeva una spesa di 4,6 miliardi per 264.480 nuovi posti ma, dopo la revisione del Governo, la cifra è scesa a 3,245 miliardi per 150.480 posti; stessa cosa per la costruzione di nuove scuole, da 195 a 166. La causa principale di questa revisione è stata motivata con l’aumento dei costi di costruzione. Lo stesso è accaduto con la ristrutturazione, sostituzione o ricostruzione, messa in sicurezza, adeguamento o miglioramento sismico e riqualificazione energetica degli edifici; le risorse ammontano a quasi 4,4 miliardi di euro, quasi 500 milioni in più rispetto ai 3,9 iniziali, ma che serviranno per sistemare meno edifici rispetto a quelli previsti inizialmente. Palestre e mense sono previste, ma molto al di sotto del fabbisogno effettivo». Secondo Cittadinanzattiva la riduzione degli interventi, soprattutto sui nidi, non riuscirà a colmare i gap esistenti nei territori che più ne necessitano né a raggiungere gli obiettivi europei, ancora più lontani: «È evidente che sin d’ora bisogna guardare al post Pnrr, con l’utilizzo di fondi ordinari nazionali ed europei, per garantire il funzionamento delle nuove strutture, in particolare nidi e scuole dell’infanzia, per investimenti mirati, ad esempio climatizzatori, e per assicurare continuità dei fondi all’edilizia scolastica».
Asili nido
Oltre ad un monitoraggio civico sperimentale su 22 università idi 7 città, il report contiene anche un focus sugli asili. Attraverso l’invio di una istanza di accesso civico ai 110 comuni capoluogo di provincia, ai 15 municipi di Roma e alle 10 municipalità di Napoli, Cittadinanzattiva ha promosso una indagine civica per valutare le condizioni strutturalidegli asili nido, hanno risposto 51 amministrazioni comunali su 110. I dati riguardano 887 asili nido. I dati descrivono una situazione migliore rispetto a quella degli edifici scolastici per la prevenzione incendi (75% dei nidi ne è in possesso), la conformità degli impianti (81%) e la certificazione igienico-sanitaria (74%). Così pure per l’agibilità e abitabilità, presente nel 66% dei nidi ed il collaudo statico, effettuato per il 51%. Elevata la percentuale di nidi nei quali sono stati effettuati interventi di manutenzione ordinaria, 81%, indice di una costante attenzione da parte dei comuni; più bassa ma significativa la percentuale di quelli oggetto di manutenzione straordinaria: 39%. Tra i vari dati, positivo quello sulla mensa interna presente in quasi tutti i nidi (93%); il servizio è appaltato all’esterno nel 59% dei casi. Sono previste diete speciali ovunque. La gran parte dei nidi dispone di un cortile o di uno spazio verde attrezzato (80%) che, nell’87% dei casi risulta dotato di recinzione esterna.
Foto verità
Ultima, ma non ultima novità di è il contest fotografico Scatti di sicurezza, rivolto a tutte le scuole di ogni ordine e grado. Il tema è la sicurezza strutturale ed interna degli edifici scolastici e tutto ciò che è legato alla prevenzione e alla gestione dei rischi naturali presenti sui propri territori. L’obiettivo è di coinvolgere direttamente gli studenti, in piccoli gruppi o classi, sul tema rappresentandolo attraverso foto di denuncia, corredate da uno slogan o un messaggio, di situazioni di insicurezza mai risolte o anche di situazioni positive che evidenziano una buona pratica messa in atto, o attività di prevenzione, realizzate a scuola o sul territorio circostante. Cittadinanzattiva segnala che è possibile inviare una o più fotografie e slogan al seguente indirizzo di posta elettronica: scuola@cittadinanzattiva.it entro il 28 febbraio 2025, compilando l’apposita documentazione scaricabile dal sito www.cittadinanzattiva.it. Le foto vincitrici verranno premiate in occasione del premio Scafidi ad aprile 2025.
Foto in apertura, ufficio stampa Cittadinanzattiva
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